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Discussione: Senza commenti

  1. #1

    Senza commenti

    Da un amico che lavora in una ONG a Ramallah, ricevo e inoltro. Senza commenti.


    PALESTINA: Silenzio Stampa! ALLARME di Piero Sansonetti
    sabato 24 giugno 2006.

    La congiura contro la Palestina. I giornali ignorano le stragi israeliane

    di Piero Sansonetti (www.liberazione.it, 23.06.2006)

    Il primo ministro palestinese Ismail Hanniyeh ha chiesto ad Israele di sospendere gli attacchi missilistici su Gaza, visto che negli ultimi giorni hanno provocato la morte di 14 civili, tra i quali molti bambini e una donna incinta. Il capo della aviazione israeliana Eliezer Shkedi ha risposto assicurando che gli attacchi aerei e missilistici continueranno e aumenteranno di intensità perché - ha detto testualmente -«nelle circostanze presenti si tratta della tattica più efficace nei confronti dei terroristi che lanciano razzi contro Israele». Eliezer Shkedi si riferisce all'uso frequente da parte di terroristi palestinesi di razzi Qassam contro la cittadina di confine Sderot. Il lancio di questi missili dura da molto tempo e negli ultimi anni ha provocato cinque morti. I giornali italiani ne hanno parlato.

    Vorremmo invece offrirvi alcune informazioni più riservate, perché usualmente non trovano spazio nei nostri giornali. Ne abbiamo individuate 10.

    1) Negli ultimi quindici giorni gli attacchi israeliani hanno ucciso - già si è detto - 14 civili a Gaza (cifre israeliane che non tengono conto della famiglia sterminata sulla spiaggia di Gaza il nove giugno, unica superstite Huda, bimba di dieci anni la cui immagine, mentre abbraccia il cadavere del padre, è diventata il simbolo dell'orrore per il terrorismo israeliano).

    2) Dall'inizio dell'anno (cifre fornite da Amnesty) gli israeliani hanno provocato con i loro attacchi 100 vittime civili a Gaza, e di queste 30 sono bambini. Negli ultimi tre anni le vittime civili palestinesi sono 800.

    3) Un terzo dei bambini ricoverati negli ospedali di Gaza sono morti, e altrettanti rischiano di morire per quelli che si chiamano "basic illness", cioè malattie banali ma che non si possono curare (denuncia Unicef) per assenza di medicine, medici, apparecchiature sanitarie.

    L'Unicef ha aumentato gli stanziamenti a favore dell'emergenza Palestina, portandoli da 8,4 milioni di dollari a 22,7 milioni per fronteggiare la crisi economica dovuta al taglio degli aiuti e dei finanziamenti da parte di Europa, Usa e Israele (taglio deciso in polemica coi risultati elettorali in Palestina). L'Unicef dice che i soldi stanziati sono uno spillo nel pagliaio.

    4) Israele ha bloccato i trasferimenti fiscali. Cioè non restituisce più al governo palestinese le tasse pagate dai palestinesi attraverso l'amministrazione israeliana.

    5) La gran parte dei medici e degli insegnanti palestinesi non riceve più lo stipendio da tre mesi, in seguito all'embargo europeo, americano, israeliano.

    6) Secondo "Amnesty international" in Israele proseguono le esecuzioni extragiudiziali e le detenzioni amministrative, oltre 600 palestinesi sono in stato di detenzione senza avere ricevuto accuse formali né aver subito processi. Vengono tenuti in campi militari in condizioni di vita durissime.

    7) Negli ultimi mesi è continuato il processo di espansione delle colonie nei territori occupati. In netto contrasto con qualunque piano di ritiro. Il governo israeliano ha appena confermato il progetto di realizzare 3.500 nuove abitazioni a Gerusalemme est.

    8) Recentemente è stato approvato un provvedimento - discriminatorio e in aperto contrasto coi diritti dell'uomo - contro i matrimoni misti. I cittadini israeliani non potranno sposarsi con arabi che vivono nei territori. Il provvedimento è dovuto a motivi di sicurezza.

    9) I buldozer israeliani, ieri, hanno demolito la casa di Ali Abu Tair, situata nel distretto di Gerusalemme chiamato Em Touba. Testimoni raccontano che di prima mattina le forze armate israeliane hanno circondato l'area, bloccato i passanti e poi iniziato la demolizione. Ad Ali Abu è stato permesso di uscire di casa, per non restare sepolto sotto le macerie, ma gli è stato impedito di portare con se alcunché, neanche un oggetto di sua proprietà.

    10) Ieri l'ex premier israeliano Netaniyau ha dichiarato: "Israeli army could wipe Gaza off this earth". Traducendo alla lettera: l'esercito israeliano potrebbe spazzare via Gaza da questa terra. Diciamo farla sparire con un colpo solo dalla faccia del pianeta.

    * * *

    Sono dieci notizie molto scarne, quelle che abbiamo trascritto, quasi tutte copiate dalla stampa internazionale. Terribili, agghiaccianti, di enorme valore giornalistico e di devastante significato politico e umano. Eppure voi non le troverete nei giornali italiani di oggi, né di ieri, né di domani. Contro il popolo palestinese è in atto una vera e propria campagna di tutta la stampa italiana. Una campagna politico- giornalistica basata sul silenzio, sulla censura. Noi cosa possiamo fare? Quasi niente, siamo un giornale piccolissimo, possiamo solo gridare a più non posso la nostra indignazione, la rabbia, la preoccupazione - da soli - e chiedere a voi, cioè ai nostri lettori, di farvi portavoce di queste notizie, di gettare l'allarme sul rischio di disastro umanitario e di annientamento del popolo della Palestina. Vorremmo rivolgerci anche ai nostri colleghi giornalisti, alle loro organizzazioni, all'Ordine, alla "Federazione della Stampa": vi sembra dignitoso un giornalismo che riempie quattro pagine di giornale, tutti i giorni, sulle intercettazioni sessuali, sulle spiate, e cose di questo genere, e si disinteressa totalmente e platealmente della crisi palestinese, del comportamento terroristico di un governo amico, dei bombardamenti e delle altre illegalità? Non sarà il caso di fare qualcosa per salvare almeno una parvenza di serietà e di indipendenza nel nostro mestiere?

    (Non confidiamo però in alcuna risposta)

    Piero Sansonetti (venerdì 23 giugno)
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  2. #2
    eh, ma il problema è che Hamas non riconosce lo stato israeliano.

    E il bello è che contribuiamo pure noi alla situazione (vedi i tagli dell'Europa), vergognosi.

  3. #3

  4. #4
    radiamo al suolo gerusalemme.

  5. #5
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    Originariamente inviato da skidx
    eh, ma il problema è che Hamas non riconosce lo stato israeliano.

    E il bello è che contribuiamo pure noi alla situazione (vedi i tagli dell'Europa), vergognosi.
    Vista dal loro punto di vista il problema è che nel '49 gli inglesi si sono inventati uno Stato sopra un altro Stato.

  6. #6
    Vorremmo rivolgerci anche ai nostri colleghi giornalisti, alle loro organizzazioni, all'Ordine, alla "Federazione della Stampa": vi sembra dignitoso un giornalismo che riempie quattro pagine di giornale, tutti i giorni, sulle intercettazioni sessuali, sulle spiate, e cose di questo genere, e si disinteressa totalmente e platealmente della crisi palestinese, del comportamento terroristico di un governo amico, dei bombardamenti e delle altre illegalità? Non sarà il caso di fare qualcosa per salvare almeno una parvenza di serietà e di indipendenza nel nostro mestiere?

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