VENEZIA — «La mia intenzione principale era quella di proteggere la madre dai giudizi della comunità, dato che, nel battesimo, i genitori sono invitati a salire sul presbiterio e si espongono a 300 persone». In questo modo il parroco di Cavriè di San Biagio di Callalta (Treviso), don Loris Fregona, 42 anni, ha spiegato il senso del suo richiamo nei confronti di Chiara Marangon, una giovane mamma che, prima dell'inizio della cerimonia per il battesimo del figlio, domenica scorsa, è stata pubblicamente invitata a cambiarsi d'abito perché non consono al decoro richiesto dall'ambiente. «Ho fatto presente il problema una prima volta in forma privata - ha detto il sacerdote - ma invano. Le ho chiesto poi se abitasse lontano dalla chiesa e, appreso che la casa al contrario era a poche decine di metri, l'ho nuovamente sollecitata in modo più perentorio a cambiarsi d'abbigliamento». Al momento del secondo richiamo, ha anche spiegato Fregona, la donna era con il compagno, un'altra coppia di genitori e tre chierichetti all'interno della sacrestia. La lunghezza della gonna della giovane mamma, infatti, secondo i parametri del parroco, non era sufficiente da consentirle la permanenza in chiesa e per questo Chiara Marangon è stata costretta ad assentarsi dalla cerimonia di battesimo del figlio per rientrare, con un abito più morigerato, solo a celebrazione iniziata.La famiglia ha annunciato l'intenzione di rivolgersi ad uno studio legale.
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Ora va bene tutto, non mi interessano le opinioni di chi è contro la Chiesa e contro Ratzinga Z, ma un parroco di 42 anni (età non da vecchio bigotto, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco) mi sembra abbia un po' di testa per sapere se una giovine mamma abbia una minigonna copri topa o se è un tailleur (cosa che in genere nessuno giudica male).
Per cui se la mamma è una stratruccata ragazzina di 20 anni con una minigonna da discoteca, mi pare giusto vietarle, per rispetto a tutti, oltre che alla funzione e soprattutto al figlio la partecipazione così vestita. Se invece il parroco è stato troppo ligio, amen. Ci possiamo mettere d'accordo.
A proposito, in Vaticano nemmeno gli uomini possono entrare in calzoncini corti, al massimo devono essere pinocchietti, cioè sotto le ginocchia.