Dalla Corte costituzionale e' venuto il disco verde al procedimento per vilipendio della bandiera italiana pendente dinanzi alla Corte di appello di Milano nei confronti del leader della Lega nord Umberto Bossi. Con una sentenza depositata oggi in cancelleria (la n. 249, scritta dal giudice Gaetano Silvestri), la Corte ha annulllato - accogliendo il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla magistratura milanese - la delibera di insindacabilita' adottata dalla Camera dei deputati il 23 gennaio 2002, delibera in base alla quale l'aula di Montecitorio stabili' che le parole con cui Bossi si espresse sul tricolore, durante una manifestazione, erano coperte dall'immunita' parlamentare prevista dall'articolo 68 della Costituzione, e percio' insindacabili. Va sottolineato, pero', che il leader della Lega non rischia piu' il carcere perche' a gennaio il Parlamento ha depenalizzato i reati di opinione.
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Quindi se adesso non c'è più il carcere, cosa si rischia, una multa/ammenda salata o una semplice stretta di mano? :master: