Fisco. Le entrate della manovra bis garantiranno 3,5 miliardi nel 2006 e 5,5 miliardi nel 2007, ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. Il ministro ha spiegato che la manovra bis riduce il deficit di mezzo punto del Pil "interamente con misure strutturali": i suoi effetti saranno "pieni" nel 2007 e "limitati" ("un po' più della metà") nel 2006. I tagli alla spesa, ha detto ancora Padoa Schioppa, corrispondono a "un miliardo e trecento milioni nel 2007, e a un po' meno di un miliardo nel 2006".
E la manovra bis dà anche un colpo di spugna ad una delle più importanti misure della finanziaria 2006 varata dal precedente Governo: viene infatti disposta l'abrogazione del concordato fiscale, "in coerenza con il rafforzamento del contrasto all'evasione".
La finanziaria 2007 conterrà una correzione dei conti pubblici "maggiore e più impegnativa", ha concluso. Il documento di programmazione economico-finanziaria approderà in Consiglio dei ministri "venerdì prossimo", il 7 luglio, ha precisato ancora Padoa Schioppa.
Iva su appalti. Sarà l'appaltatore responsabile dei versamenti Iva e del versamento dei contributi del subappaltatore per lavori nell'edilizia. Finora, era il subappaltatore a dover versare l'imposta, ma poi risultava irrintracciabile. L'appaltatore dovrà anche rispondere delle ritenute e dei contributi dovuti dal subappaltatore.
Non più cash per i professionisti. Saranno obbligati a tenere conti correnti dedicati per la gestione dell'attività professionali, e quindi ad incassare le loro parcelle solo mediante bonifico, POS, carte di credito o bollettini di pagamento postale. Viene invece eliminata la marca da bollo per le operazioni esenti Iva.
Iva per clienti e fornitori. Si introduce l'obbligo di trasferire per via telematica l'elenco clienti e fornitori.
Iva per commercianti. Dal prossimo anno, i commercianti (con un negozio superiore a 250 mq) dovranno comunicare telematicamente all'Agenzia delle entrate, con cadenza settimanale o mensile, l'ammontare dei corrispettivi giornalieri conseguiti.
Omesso versamento Iva. In caso non si versi l'Iva, pur avendo presentato la dichiarazione, si incapperà in sanzioni penali.
Campione d'Italia. Abrogato anche il regime fiscale agevolato di cui ha finora goduto il comune di Campione d'Italia, incastonato nella Confederazione elvetica. La precedente normativa prevedeva che i redditi delle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del comune e prodotti in franchi svizzeri nel territorio dello stesso comune per un importo complessivo non superiore a 200 mila franchi fossero computati in euro sulla base di un tasso "convenzionale" di cambio stabilito ogni tre anni. Una misura giustificata dal fatto che i cittadini di Campione "operando in un contesto economico sostanzialmente assimilabile a quello svizzero, caratterizzato dall'uso del franco svizzero e dal costo della vita superiore a quello registrato in Italia, sarebbero stati penalizzati dalla conversione dei redditi in lire secondo le modalità ordinarie previste dall'articolo 9 del Tuir".
Immobili. Per le compravendite immobiliari l'imposta si calcola sul valore catastale dell'immobile, ma il decreto legge, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, introduce l'obbligo di dichiarare negli atti anche il valore reale della transazione e di indicare le modalità di pagamento. Qualora il valore reale della transazione risulti difforme dalla verità, allora l'imposta verrà ricalcolata sull'intero ammontare del prezzo. Viene inoltre previsto l'obbligo di indicare negli atti notarili se vi è stato un corrispettivo per l'intermediazione di agenti imobiliari, a quanto ammonta e quale canale di pagamento è stato seguito, nonché i dati identificativi e fiscali degli intermediari immbiliari.
Auto. Giro di vite anche contro le anomalie delle immatricolazioni auto. La manovrina appena approvata dal Consiglio dei Ministri prevede "meccanismi attraverso i quali evitare che automobili di lusso ad uso personale possano essere immatricolate come autocarri da lavoro e quindi godere di relativi sconti fiscali".
Anas e Fs. Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro ha spiegato invece, a margine della conferenza stampa, che è stata decisa la cifra da stanziare a favore di Anas e Ferrovie dello Stato per evitare la chiusura dei cantieri: all'Anas andrà un miliardo di euro a Fs 1,8 miliardi.