questo thread mi ha dato lo spunto; non mi interessa che vi precipitiate ad aprire wilkipedia e facciate copia incolla della definizione, mi interessa sapere se secondo voi il termine è negativo, cioè se lo usate in senso negativo.
Io amo il mio paese, tutto, e amo tutti i miei connazionali, da Aosta a Palermo.
Amo visceralmente questo posto e i suoi abitanti, con i loro pregi e i loro difetti; l'Italia è un posto meraviglioso, e gli italiani sono gente meravigliosa. A volte sarebbero da appendere per le palle, ok, ma a quei 'difetti', o forse proprio come conseguenza degli stessi, corrispondono altrettanti aspetti positivi (tanto, positivi). Esiste un popolo perfetto?
Io non sopporto gli emigrati rinnegati, che sputano nel piatto dove hanno mangiato, dicono che dove stanno loro tutto è perfetto e l'Italia è un teatrino, e con i loro ospiti si ammazzano a rinnegare le loro origini; idem per gli italiani residenti in loco che sostengono che qualsiasi cosa è meglio di qui.
Io inculerei chi rinnega e sputa sopra la storia del mio paese, e chi lo vorrebbe dividere.
Io ritengo la storia, la cultura e le tradizioni del mio paese beni unici e preziosi, e vado in bestia quando vedo questi valori trattati come carta da cesso.
Io non ritengo affatto le mie carabattole migliori di quelle degli altri, solo diverse a altrettanto valide.
Anzi, proprio il dare valore alla mia cultura mi spinge ad apprezzare quelle degli altri, e a conoscerle meglio, capirle, imparare ciò che hanno di buono; da cui, si può dire serenamente che sono xenofila
La varietà umana è come una biblioteca: ogni cultura è un volume, unico; a me piace leggere + volumi possibile, chi legge solo il suo, resta tristemente ignorante.
Il mio paese e la mia cultura, non invece ma insieme, agli altri, ma non calpestati e nemmeno derisi :mameli:
Sono nazionalista?
Io dico di sì.