siamo la solita italietta tarallucci e vino!!!
checchifooo, checchiffoooo!!!!
http://forum.html.it/forum/announcem...p?s=&forumid=7
siamo la solita italietta tarallucci e vino!!!
checchifooo, checchiffoooo!!!!
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Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)
l'amnistiaaaaa
Originariamente inviato da jonnym78
l'amnistiaaaaa
nonnn'è ciusto!!!
io mai un tecnico e qui c'è gente che con due amnistie è ritornata al mio livello!!!
voglio il bonus
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)
Originariamente inviato da jonnym78
l'amnistiaaaaa
tiè
ha vinto l'italia..regaliamo baci...
Saiballo, finalmente, stamane e' riuscito a spaccare in due la brioscina con un fenomenale kiai.
Quindi si sente piu' buono
Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
foto
Saibal è un uomo d'onore!
E che cazz, a saperlo aprivo un tecnico giusto x il piacere di farmelo levare!
ma leggerli, i post?Originariamente inviato da awd
Saibal è un uomo d'onore!
E che cazz, a saperlo aprivo un tecnico giusto x il piacere di farmelo levare!
ma io direi: perché non fare le cose per bene? tipo i punti della patente, che te ne regalano 2 se non ne hai mai persi.
Io propongo: amnistia per chi ha un thread tennico, e possibilità di sbagliare 3 volte invece che 2, per chi non ha mai sbagliato
lo aprivo ieri!Originariamente inviato da GattoBastardo
ma leggerli, i post?
non insabbiateeee non insabbiateeeeeee
Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)