Tony Parsons, made in London, forgiato alla scuola del giornalismo musicale in un arco di tempo che incomincia con i Beatles quando quei giornali erano poco meno autorevoli della Bibbia. Visto che ognuno di noi si lamenta di vivere in un'epoca di transizione e in anni poco stimolanti e rimpiange quelli in cui non ha vissuto, ecco come si arrabattano i suoi tre personaggi nel 1977, quando tutto era appena successo (il decennio del '68) e tutto stava ancora per succedere (gli anni che porteranno alla Thatcher e alle grandi rivolte sociali e operaie britanniche). Uno è agli inizi della sua carriera di reporter per un settimanale musicale e deve fare i conti con la sua rockstar preferita che vuole portargli via la ragazza, un altro sta per essere licenziato dalla stessa rivista a meno che non faccia il colpo di intervistare John Lennon e un altro (stesso giornale) è inseguito dai primi movimenti di neonazisti organizzati sui quali per primo ha scritto. Il ritmo è chiuso e compatto, la colonna sonora strepitosa. Si intitola Tutto in una notte (tr. it. L. Fusari, Barbera Editore, 16,90).
qualcuno l'ha letto?
http://www.repubblica.it/2006/07/sez...5/libri65.html