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  1. #1

    Cinema di denuncia : tra finto perbenismo e interessi di botteghino

    Partendo da questa notizia :

    http://www.repubblica.it/2006/07/sez...a-fanning.html

    E' giusto secondo voi, quando il cinema è usato (in quanto forma d'arte) come una clava per denunciare cose che la società sa ma finge di non sapere, che comunque ci sia un limite a quello che si vuole mostrare al pubblico (che sia poi in questo caso imposto dai finanziatori stessi che si sono tirati indietro oppure che si eserciti una qualunque forma di censura,poco importa) oppure il cinema, come qualunque altra forma d'arte, deve mostrare tutto il mostrabile a costo di apparire duro,cinico e spietato ?
    Fino a un istante prima era ancora l'inverno dell'Ohio...

  2. #2
    No, è solo voler far polemica. Si può benissimo far intendere in altri modi senza dover per forza essere espliciti.
    La Terra è bella, peccato per i terrestri.

  3. #3
    Originariamente inviato da rrobalzi
    No, è solo voler far polemica. Si può benissimo far intendere in altri modi senza dover per forza essere espliciti.
    Quindi il mostrare a tutti costi qualsiasi cosa utilizzando le immagini come fossero in presa diretta sul fatto accaduto lo trovi troppo devastante ? Meglio in alcuni casi ricorrere a metafore ?
    Fino a un istante prima era ancora l'inverno dell'Ohio...

  4. #4
    Originariamente inviato da Ledzeppelin
    Quindi il mostrare a tutti costi qualsiasi cosa utilizzando le immagini come fossero in presa diretta sul fatto accaduto lo trovi troppo devastante ? Meglio in alcuni casi ricorrere a metafore ?
    Più che devastante, lo trovo inutilmente stupido e volgare. Possono benissimo buttar giù il tutto a voce senza far mostrare nulla, l'hanno fatto in decine di film con ottimi risultati e non vedo un motivo serio per non farlo anche qui.
    La Terra è bella, peccato per i terrestri.

  5. #5
    Ehm, per informare dovrebbero bastare i giornalisti, in teoria...e pure senza immagini.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  6. #6
    Originariamente inviato da taddeus
    Ehm, per informare dovrebbero bastare i giornalisti, in teoria...e pure senza immagini.
    Bè, a volte l'impatto di una immagine ha effetti 100 volte superiori alle parole. Ed il cinema, secondo me, oltre alla sua funzione di puro divertimento può fare molto anche come strumento di informazione. Informazione visiva.

    Il problema ,effettivamente, è capire quando l'immagine diretta è necessaria per provocare la reazione che si vorrebbe, o quando è meglio evitarla sostituendola con altre immagini meno esplicite che però riescano a comunicare con la stessa efficacia quello che il regista desidera comunicare.
    Fino a un istante prima era ancora l'inverno dell'Ohio...

  7. #7
    Il cinema non deve avere quel genere di censura, come qualsiasi forma d'arte.
    Io applico un mio teorema: se l'unico valore aggiunto di un film è il tema scandaloso o le inquadrature da voltastomaco, se questo valore aggiunto non si incastra col resto del film e l'unico scopo è stupire a tutti i costi, il film è da scartare. Ma non da censurare.
    Per esempio: un film di guerra che mostra veramente cosa succede in una battaglia, anche macabramente e realisticamente, è accettabile. Rimarcando il fatto che anche il "non mostrare" è un arte, l'arte dell'allusione. Un film su uno stupro pedofilo il cui solo scopo non è la denuncia tanto quanto l'attrazione del pubblico per questa squallida vicenda è solo una pellicola da bruciare.
    Tuttavia, ho visto Irréversible, un film inutile, con la falsa novità del montaggio invertito ha attratto pubblico solo con la scena di stupro di quindici minuti. Diversa gente se n'è andata dalla sala, ben sapendo in anticipo che genere di film sarebbe stato. Ma neanche in quel caso censurerei. Io censurerei solo gli snuff movies, veri o tarocchi che siano, tutte le altre pellicole sono filtrate dalla sensibilità e dall'occhio dello spettatore.

    X

  8. #8
    La madre della Fanning, Joy, e il suo agente Cindy Osbrink, sono convinte che "non è solo nella scena dello stupro, ma è in tutto il film che Dakota si dimostra una vera attrice. Mai state tanto orgogliose di lei, di sequenza in sequenza". Balla, anche, e canta, proprio come Elvis.
    Ah beh, allora.
    La Terra è bella, peccato per i terrestri.

  9. #9
    Originariamente inviato da rrobalzi
    Più che devastante, lo trovo inutilmente stupido e volgare. Possono benissimo buttar giù il tutto a voce senza far mostrare nulla, l'hanno fatto in decine di film con ottimi risultati e non vedo un motivo serio per non farlo anche qui.
    sono d'accordo. se la regista deve mostrare chiaro e tondo lo stupro per trasmettere l'idea di paura e violenza, allora è davvero a corto di idee. se fosse una vera artista del cinema, sarebbe in grado di svegliare gli spettatori anche solo suggerendo l'orrore commesso.

  10. #10
    Originariamente inviato da Ledzeppelin
    Bè, a volte l'impatto di una immagine ha effetti 100 volte superiori alle parole...
    Io credo che l'impatto sia importante solo per i pubblicitari ed i cercatori di scoop

    Informare penso sia diverso da provocare sentimenti che, lontano dal 'palco', potrebbero essere fuorvianti o inadeguati.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

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