sono molte.
Ne esporrò un paio giusto per
- Non si parla degli assenti.
Perché? Ma perché? In un gruppo di persone c'é un problema. Lo si vuole risolvere. La volta in cui ci si é messi d'accordo per risolverlo, la persona che crea un determinato problema non si presenta (più o meno volontariamente). Perché allora non si può parlare dell'assente? Si potrebbe risolvere un problema e invece si preferisce non farlo.
Forse perché se si infama l'assente, questo non si può difendere. Ma se fosse davvero una persona corretta, le sue azioni ed i suoi compagni non parlerebbero per lui?
- Bisogna portare rispetto agli anziani.
Io porto rispetto alle persone malate e messe peggio di me. Lo faccio perché se fossi nelle loro condizioni probabilmente farei fuori il primo stronzetto che si bulla di me e perché fondamentalmente ci sarebbe uno squilibrio di forze.
Ma perché bisogna portare rispetto a prescindere ad una persona totalmente lucida, che sa quello che fa e quello che dice?
In virtù della sua età? Una persona che ha vissuto a lungo é degna di rispetto. Non lo capisco.
Perché ha fatto la guerra? Se uno fa la guerra e poi passa tutta la vita ad essere spregevole, deve essere comunque degno di rispetto?
Il rispetto é una condizione perenne o é qualcosa di variabile in base alle nostre azioni? Per me la seconda.
- Non si parla dei morti.
Vedi sopra gli assenti. Se uno é stato un bastardo in vita, é sbagliato dirlo una volta morto? E se invece é stato un personaggio degno di lode, le sue azioni non dovrebbero parlare per lui?
- Sperare il male di qualcuno é sbagliato
Perché? Se una persona si comporta male, non é giusto che venga punita? Le persone che hanno sperato che Hitler morisse impalato erano tutte cattive?
Non sono domande retoriche, mi aspetto davvero una risposta
E
- si, lo so, é estate
- si, lo so, é l'una e mezza
- si, lo so, non si dice, é brutto