"Il finanziamento del debito pubblico statunitense: soprattutto a partire dal 1991, dopo la guerra del Golfo, lo stato saudita ha proceduto all'acquisto (volontario o forzato) di un'imponente massa di buoni del tesoro Usa. Si calcola che il 38% del debito pubblico Usa sia in mano a creditori esteri, e di questa fetta, il 22% sia detenuta dai sauditi (altre cospicue porzioni giacciono nei forzieri del Kuwait e degli Emirati arabi che, in misura di poco inferiore, sono stati messi a sacco dagli stessi identici predatori). A tutt'oggi, i sauditi detengono l'8% del debito pubblico Usa, per un ammontare che si aggira attorno ai 200 miliardi di dollari (440.000 miliardi di lire). Se le quote del debito fossero azioni, si potrebbe dire che i sauditi sono l'azionista estero di maggioranza dello stato americano."
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