Stanotte ha piovuto, e stamattina presto il cielo era una cappa scura.
Poi il sole ha scavato dei pertugi, e ha infilato le sue dita luminose sotto il tabarro, fino alla terra nera e fradicia.
Poi il mantello si è rotto qua e là, ed è apparso l'azzurro, prima all'orizzonte, pallido, e le nuvole si sono tinte di giallo. Poi in alto, in mezzo al cielo, e il sole lo ha tinto di un azzurro violento, quasi eccessivo; e intorno, le nuovole, candide adesso, enormi, sparse, icebergs di cotone sospesi in quel colore terso, incredibile.
Barocche, simili a garze strappate, o plumbee e minacciose; di un candore abbagliante, rosse, rosa, grigio scure; glauche o simili a panna montata.
Sono belle le nuvole, altrochè Picasso e Mirò.
Bisognerebbe guardare di più il cielo
Vai con il perculamento