La guerra è dolore e terrore, e per combatterli, per sopravvivere, solo l'odio funziona. Odi 'il nemico', che è la causa del male, odi un'entità astratta, quello che ti capita tra le mani sono suoi frammenti in sembianze umane: non uomini, donne, bambini; sono frammenti del male.
Non vuoi nemmeno pensare, che sono persone come te, ti fa comodo, TI SERVE, pensare che sono vermi immondi e che puoi distruggerli; è il male che fucili, se puoi, non un ragazzo che si trova nella stessa identica merda ma dall'altra parte del palcoscenico.
Uccidi per sfogarti, per vendicarti, per placare la paura e la sete di vendetta (contro il male), per vincere te stesso alla fine, per annientare, rivalerti, esorcizzare; tutto tranne che per uccidere un uomo come te.
Se poi sei in gruppo è fatta; un piranha da solo è un mite pesciolino d'acquario, timido e pauroso; 100 piranha fanno a pezzi un cavallo.
La guerra è la follia fatta aria che si respira: niente segue + nessuno schema.
Dentro ciascuno di noi c'è una carogna sadica, che può uscire, se le circostanze sono adatte a farle vincere l'educazione, la cultura, le inibizioni e il raziocinio.
Nota: non è farina del mio sacco, è un riassunto di un discorso di 200 pagine.
Vorrei sapere che ne pensate; così, tanto per passare la serata tra amici