La scaturigine:
Riguardo il film Amarcord di Fellini per la seconda volta. In una scena, rappresentativa dell’inquadro storico, un isterico padre di famiglia viene portato sotto interrogatorio dai fascisti a causa di una dubbia frase riguardo al regime : “…ma adesso con il Duce io non so…”. L’ufficiale con fare arrogante fa notare al buon uomo che nonostante questi indossasse la giacca, la camicia e il cappello non portava cravatta alcuna; che si sia tolto il papillon da anarchico insurrezionalista poco prima dell’interrogatorio per non farsi scoprire?
Il sogno:
BxxxxxxN (collega di lavoro che veste papillon) è un anarco-insurrezionalista che, con bieca astuzia, cela sotto la pulita ed equilibrata attività di dipendente un traffico illegale mostruosamente interessante: commercio di Cannabis, che trasporta con fare silenzioso e disinteressato nel suo zainetto da ragazzo delle scuole medie. E' a conoscenza del fatto solo Davide, che dalla sua bassa posizione di analista-programmatore scruta con attenzione le mosse dello spacciatore senza dare nell’occhio. Ma a chi deve vendere tutto quel ben di Dio? Davide si guarda in giro e tenta di azzardare ipotesi strane: troppo facile pensare a TxxxxxxxL e QxxxxxxxxxE, è la pista sbagliata; dei neoassunti non possono permettersi l’acquisto di tali quantitativi d’erba. Che si tratti di qualche capoprogetto? O di qualcuno più in alto? Ma un altro interrogativo ben più inquietante e divertente sale alla mente del giovane: ma BxxxxxxN se ne fumerà almeno un po’? E se si, quando e dove? Forse in bagno o nella sala computer? Con qualche segretaria lasciva? Oppure al bar insieme al ben noto cameriere tossico NxxxxO? Davide raggelato dai dubbi non sa da dove iniziare l’indagine. Dopo un attimo di riflessione amara sul lato nascosto delle vite umane chiede a TxxxxxxxL una planimetria accurata di tutto il centro commerciale in cui è inserita l'azienda… TxxxxxxxL si mette all’opera… ma prima che finisca la planimetria il sogno finisce.
The end