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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di alkat
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    Quo vadis, Linux Distribution?

    Vi segnalo un articolo secondo me interessante:
    http://distrowatch.com/weekly.php?is...828#commentary
    Passa a Windows, Linux, Mac, BSD, Atari, Amiga, Unix o alle schede perforate. Fa come ti pare.
    ***
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  2. #2
    Davvero molto interessante, bella segnalazione.
    Avevi già notato questo continuo fiorire e sfiorire di "nuovi" progetti, ma l'articolo tratta la cosa molto meglio di come potrei farlo io
    Secondo me tanti preferiscono cominciare un progetto separato non tanto per il non voler collaborare con lo sviluppo delle altre versioni, quanto perchè in questo modo non hanno nessuno sopra che gli dica cosa fare e per poter dare il nome che preferiscono alla propria "distribuzione", per quanto possa basarsi su una già esistente.
    Voi che ne pensate?
    GreyFox (Linux registered user #435102)
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  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di netarrow
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    super d'accordo, basta vedere ubuntu, miliardesima distribuzione debian based, dove metà sviluppatori sono presi in prestito proprio da debian!! E alla fine una volta messa mi pare di stare in una debian testing.. tanto valeva sviluppare ancora debian!

    Imparare è un'esperienza, tutto il resto è solo informazione. (Albert Einstein)

  4. #4
    Moderatore di Linux e software L'avatar di francofait
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    Originariamente inviato da netarrow
    super d'accordo, basta vedere ubuntu, miliardesima distribuzione debian based, dove metà sviluppatori sono presi in prestito proprio da debian!! E alla fine una volta messa mi pare di stare in una debian testing.. tanto valeva sviluppare ancora debian!

    Miliardesima cazzata no comment
    Si sta continuando a trascurare o a far finta di dimenticare lo spirito dell' open source in cui ognuno di noi sarebbe tenuto a rendere disponibile e condividere con l'intera comuniti il proprio lavoro.
    Distrowach alla resa dei conti non fa altro che organizzare il tutto in un dabase costantemeente aggiornato sul quale poter fare riferimento evitando lunghe e tediose ricerche sulla rete.

  5. #5
    Le distribuzioni maggiori sono ancora in circolazione mantenendo quelle caratteristiche che le distinguono dalle altre. Sì, ci sono tante piccole distribuzioni destinate a fallire ma molto probabilmente chi avvia questi piccoli progetti già lo sa e vuole semplicemente cimentarsi in un esercizio di programmazione. Senza contare che a volte vengono fuori le idee che poi restano (ad es gentoo).

    Il problema non è il numero di distribuzioni. Il problema è: quanto si diffonde linux sui desktop? quanto è stato fatto in cinque anni?
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  6. #6
    Prima non vorrei essere stato frainteso, non intendevo che si tratti di un fenomeno deprecabile. Anzi. Il fatto che negli ultimi anni molti abbiano sviluppato (o semplicemente riadattato) una distro è una buona cosa, indice del fatto che lo spirito open è più diffuso rispetto ad un tempo e che fa ben sperare per una comunità ancora più grande negli anni avvenire. Tutto questo ovviamente IMHO.

    Sarebbe interessante vedere delle statistiche affidabili a riguardo della diffusione desktop... qualcuno ne ha alcune sotto mano?
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  7. #7
    Daccordo che la varietà è una delle cose belle dell'Open Source ma non vi sembra che si rischi di esagerare ?
    Su distrowatch ci sono più di 400 distribuzioni (e ce ne sono parecchie che su DW non appaiono), di cui 128 solo quelle derivate da Debian (tanto per fare un esempio)....
    http://distrowatch.com/search.php?ca...&status=Active

    ...che utilità ha avere il clone della derivata del fork di un'altra derivata ?

    Sono favorevole ad una diversificazione ma quando si esagera diventa solo confusione

    Senza contare che ognuna ha il proprio formato di pacchetti, il proprio Package Manager, la propria organizzazione delle directories, i propri script di boot, il proprio modo di fare ogni cosa....
    ... non è che così si finisce per incasinare tutto senza concludere niente ?


  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di netarrow
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    Miliardesima cazzata no comment
    Si sta continuando a trascurare o a far finta di dimenticare lo spirito dell' open source in cui ognuno di noi sarebbe tenuto a rendere disponibile e condividere con l'intera comuniti il proprio lavoro.
    Distrowach alla resa dei conti non fa altro che organizzare il tutto in un dabase costantemeente aggiornato sul quale poter fare riferimento evitando lunghe e tediose ricerche sulla rete.
    il tempo usato, e il numero di sviluppatori impiegati per creare altre distro da zero può essere usato per sviluppare di più quelle già ben avviate; questo intendevo.
    Per fare un vero salto tecnologico bisogna mettere da parte tutta questa ideologia.

    Se poi ogni punto di vista diverso è una cazzata, non c'è discussione.

    Imparare è un'esperienza, tutto il resto è solo informazione. (Albert Einstein)

  9. #9
    Moderatore di Linux e software L'avatar di francofait
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    È sempre il solito discorso del cavolo trito e ritrito .
    Non ci sono affatto 400 distribuzioni i progetti base reali esistenti a tutt' oggi stanno tutti sulle dita delle mani e qualche dito avanza pure.
    Il resto è costituito da personalizzazioni e localizzazioni dei principali progetti base.
    Vengono resi pubblici e disponibili per chiunque ne possa aver bisogno .Chi non ne ha bisogno non è tenuto ne a provarle ne tantomeno a farne uso. Lo scopo della rete è anche quello di poter diffondere liberamente il frutto della propria ed individuale capacità creativa , anche se a chi ne è privo o ne ha assai poca spesso può dispiacere o addirittura dare fastidio.
    Nei vari database come Distrowatch che raccholgono ed archiviano i link per renderli raggiungibili facilmente senza estenunti e tediose ricerche, se si aprono li occhietti belli ogni pacchetto è accompagnato da tutte le sue relative specifiche. Si presuppone che l'utente sia almeno capace di leggere e scrivere.
    Non penso che vi siano utenti linux che abbiano potenziale necessita di corsi tipo ' Non è mai troppo tardi'

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di BananaBoat
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    non condivido quanto dice l'articolo segnalato, a me dispiacerebbe se smettessero di sviluppare vector, fra qualche settimana ho intenzione di installarla su un pc un po' vecchiotto
    Attualmente uso Kanotix (che è nata da Knoppix, che a sua volta è nata da debian) e non direi che questa distribuzione sia uguale a quelle da cui è nata, perché ha configurazioni diverse, usa un kernel diverso, il suo sviluppo è gestito in modo diverso, ha un tipo di community diversa e di diverse dimensioni. Secondo me non sono cose da poco.

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