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  1. #1

    La BCE boccia la finanziaria

    http://www.repubblica.it/2006/08/sez...occiatura.html

    I 5 miliardi in meno sono un regalo a chi nel governo voleva addirittura i 35 su due anni?
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
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  2. #2
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    Re: La BCE boccia la finanziaria

    Originariamente inviato da vificunero
    http://www.repubblica.it/2006/08/sez...occiatura.html

    I 5 miliardi in meno sono un regalo a chi nel governo voleva addirittura i 35 su due anni?
    Mah, per ora si parla solo di cifre, forse sarebbe il caso di leggere su carta chi deve pagarli questi 30 miliarsi.

    Su Repubblica di oggi si parla di ministri in rivolta per tagli previsti a sanità, pensioni (nel programma c'è invece l'abolizione dello scalone di maroni) e scuola. Così fosse, direi che il governo potrebbe aver esaurito il suo compito e andare a casa con pochi rimpianti. Ma potrebbe anche essere l'opposto, una finanziaria pesante ma non penalizzante per chi ha già dato tutto, i numeri da soli non dicono nulla.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  3. #3
    Agiaco, non riesco a capire la tua opinione in merito alle pretese di rifondazione in un contesto nel quale il compromesso e la scelta del male minore sia d'obbligo.
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  4. #4
    E invece è proprio necessario agire su pensioni sanità e istruzione visto che i conti non tornano. D'altra parte è proprio sul risanamento dei conti pubblici che ha puntato il governo (e ci mancherebbe).
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  5. #5
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    Originariamente inviato da taddeus
    Agiaco, non riesco a capire la tua opinione in merito alle pretese di rifondazione in un contesto nel quale il compromesso e la scelta del male minore sia d'obbligo.
    Guarda che non sto parlando affatto di pretese di rifondazione, mi riferivo alle incazzature sui giornali di oggi dei ministri mastella, Fioroni, Turco, Amato, damiano su tutti, nessuno dei quali di rifondazione, per presunti tagli ai loro ministeri, oggettivamente già tartassati.

    1 milione o 30 miliardi non significa nulla, bisogna capire se pagano i soliti noti o chi si è arricchito in questi anni.

    E soprattutto va messo nero su bianco per permettere un giudizio e l'apertura del confronto con le parti sociali, e sicuramente i sindacati non partono pregiudizialmente contro il governo, quindi il loro giudizio è doppiamente importante.
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  6. #6
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    Originariamente inviato da vificunero
    E invece è proprio necessario agire su pensioni sanità e istruzione visto che i conti non tornano. D'altra parte è proprio sul risanamento dei conti pubblici che ha puntato il governo (e ci mancherebbe).
    Pensi che sanità e scuola siano nella condizione di subire ulteriori tagli?

    Io credo che bisogna invece pesantemente investire in questi settori, visto che sono a livelli prossimi a quelli del terzo mondo.

    se volevo che si continuasse con gli ospedali fatiscenti e il florido mercato delle private votavo storace, berlusconi e fitto e le loro illuminate riforme sanitarie.
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  7. #7
    Investire nella scuola tipo introdurre valutazioni degli insegnanti cosa che i sindacati, quelli con cui ci si deve confrontare come dici tu, non hanno mai voluto?
    Non si tratta di tagliare un anno sì e un anno no. Si tratta di cambiare. Certi sistemi non funzionano, non sono sostenibili nel lungo periodo. Abbiamo spesso troppo prima e i conti non tornano.
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  8. #8
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    Io ho letto il programma dell'Unione, criticato per essere troppo dettagliato, ma poi pare che nessuno l'abbia letto.

    Sulle pensioni (pagg. 166 e ss.).

    Sulla base di ciò, noi crediamo necessario intervenire con
    misure migliorative e di razionalizzazione dell'esistente.
    In particolare puntiamo a:
    - ribadire la necessità di attenersi alle linee fondamentali
    previste dalla riforma "Dini" che senza altre continue
    ipotesi di riforma del sistema pensionistico che minano
    la sicurezza sul futuro dei lavoratori - rappresentano
    già la principale garanzia di sostenibilità finanziaria
    168
    Lavoro, diritti e crescita camminano insieme
    del sistema;
    - eliminare l’inaccettabile “gradino ” e la riduzione del
    numero delle finestre che innalzano bruscamente e in modo
    del tutto iniquo l’età pensionabile, come prevede per il
    2008 la legge approvata dalla maggioranza di centrodestra;
    - affrontare il fenomeno dell'evasione contributiva con
    opportuni strumenti di controllo e accertamento, compreso
    un aumento di organico degli ispettori del lavoro del
    Ministero e degli enti, dai quali verrebbe anche un consistente
    aiuto per la lotta al sommerso;
    - per compensare la tendenza al ribasso dei trattamenti
    pensionistici, intervenire sull’adeguamento delle pensioni
    al costo della vita
    e approntare misure efficaci che
    accompagnino verso un graduale e volontario innalzamento
    dell'età media di pensionamento.
    Sulle politiche sociali in genere (pag. 180 e ss.).

    È il momento di cambiare. Dobbiamo recuperare la consapevolezza
    che le politiche sociali e i servizi al cittadino
    servono anche a rendere più solida e competitiva l’economia
    del territorio. In tal senso, riteniamo che gli istituti
    del welfare, nelle loro diverse articolazioni, debbano
    essere non solo difesi, ma potenziati e diffusi su base
    universale, per soddisfare i bisogni sempre più complessi
    delle persone e delle famiglie e per rendere esigibili
    181
    Lavoro, diritti e crescita camminano insieme
    i diritti fondamentali costituzionalmente tutelati
    Sulla politica fisclae (pag. 202)

    La lotta all’evasione, all'elusione e all'erosione sarà
    la nostra priorità di politica fiscale perché essa è condizione
    di equità e di efficienza del sistema.
    Infine sulla scuola, pag. 227, capitolo "investire nella scuola"

    Tale insieme di misure richiederà un serio investimento nell’istruzione.
    Dovremo sviluppare politiche integrate, ed elaborare
    un piano finanziario, in rapporto al Pil, per obiettivi
    strutturali: edilizia scolastica, diritto allo studio, qualificazione
    degli insegnanti, progetti dell’autonomia, ampliamento
    del tempo scuola, organico funzionale e stabilità dei docenti.
    Il governo con questo programma si è presentato e con questo ha vinto, penso che rispettarlo sia la condizione minima perchè si possa considerarlo degno di esistere.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  9. #9
    Il tutto naturalmente subordinato alla sostenibilità delle finanze pubbliche:

    In generale, nel valutare gli interventi in favore del-
    l’adeguatezza delle pensioni, non va comunque trascurato il
    fatto che le misure di carattere ridistribuivo, nella misu-
    ra in cui fanno leva su risorse “esterne” al sistema previ-
    denziale, tendono a innalzare il debito pubblico.
    Sarà quindi necessario considerare attentamente le modalità
    di copertura finanziaria delle misure stesse per non aggra-
    vare l’evoluzione del debito pubblico in rapporto al Pil.
    Con i conti sballati non si va da nessuna parte.
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  10. #10
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    Originariamente inviato da vificunero
    Il tutto naturalmente subordinato alla sostenibilità delle finanze pubbliche:



    Con i conti sballati non si va da nessuna parte.
    Certo è ovvio, tieni conto che il programma ha solo 4 mesi e nel frattempo i conti sono migliorati. Comunque il programma vale per 5 anni, nessuno dice di fare tutto subito, l'importante è non fare l'opposto. Se scrivi che i contuinui interventi sulle pensioni sono deleteri per i lavoratori e la loro stabilità, che bisogna rifarsi alla riforma Dini, che bisogna abolire lo scalone, puoi diluire nei 5 anni gli interventi più gravosi per le finanze ma certo non puoi dopo 2 mesi di governo smentirti e metterla per l'ennesima volta in quel posto ai lavoratori, che non lo accetterebbero.

    del resto la manovrina di luglio ha dimostrato come sia stato possibile tirar fuori 7 miliardi senza gravare in alcun modo sulle classi già provate.
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