Ora, io non so se capita solo a me perchè sono un minorato mentale , o meglio, per il fatto che probabilmente ho sviluppato di "maggiormente" talune forme di comunicazione a discapito di altre.
O forse, perchè premessa la mia scarsa capacità mentale, nella comunicazione orale riesco a giostrarmi meglio rispetto -ad esempio- a quella scritta.
Ma è veramente difficile scrivere.
E non sto parlando di chi lo fa di professione, scrittori di libri, romanzi, articoli di giornale e quant'altro, e nemmeno sto parlando unicamente di me ...
E' proprio difficile descrivere ed esporre un' idea, che se in testa hai benissimo e che sai sapresti esplicare perfettamente a parole, diventa completamente inutile quando la scrivi.
Inutile perchè si vanno a perdere tutti quei parallelismi, quegli esempi, che se oralmente non occuperebbero uno spazio maggiore di 5 secondi, in forma scritta rischiano di trasformarsi a loro volta in argomenti completi ed a se stanti.
Se ad esempio io ora iniziassi a parlare -come magari vorrei- di come -a mio dire- vi sia una standardizzazione nella costruzione -e non tanto nell'impaginazione, quanto nei contenuti- dei siti web degli svariati studi grafici voi probabilmente e non certo per colpa vostra -sia chiaro- non ci capireste una tubatura.
Perchè?
Perchè dovrei trovare la maniera per riuscire a scrivere ciò che ho in mente, e che semplicemente aprendo la bocca riesco ad esplicare; mentre invece, risulta eccessivamente complesso nel momento stesso in cui inizio a pigiare questi tasti pieni di lettere.
Dovrei cercare, ed anzi, riuscire a farvi capire che quando scrivo "standardizazzione" dei siti web intendo quei contenuti che oramai sempre più spesso si trovano in ogni sito ...
Un header con una persona che cammina, che stringe una mano, con una foto di una natura, un prato, oppure un header con una freccia ed un bersaglio, od ancora la foto di un grande grattacielo e cosi via ...
Un testo che è sempre lo stesso, e che parla -ed abusa- di professionalità, di creatività, sicurezza, di filosofie aziendali ... e chi più ne ha più ne metta.
Questa standardizzazione a cui quindi mi riferisco, forse altro non è che ciò che poi avviene negli spot passati in televisione, dove ci son smepre famiglie felici la mattina presto che fanno colazione, dove il prodotto deve esser visto bene e subito.
Od ancora dove si ricerca il divertimento o l'emozione come unici -o quasi- veicoli del messaggio.
E proprio parlando di spot televisivi mi viene in mente uno spot -mi pare inglese ma non ricordo- in cui per pubblicizzare una vodka che come qualità primaria ha quella di venir distillata tre volte è stato fatto uno spot in cui una piccola storia viene ripetuta tre volte, con piccoli tagli tra una ripetizione e l'altra.
Non so se avete mai avuto occasione di vederla, tanto più che non ricordo nemmeno se fosse effettivamente una vodka od un altro liquore.
E probabilmente non serve nemmeno che venga completamente capita, è casomai importante -ai fine di questa lunga parentesi- che si capisca -o meglio che io riesca a farvi capire- la differenza tra uno spot standardizzato, dove una famiglia mangia felice la sua colazione alle 5 del mattinato, e questa, dove non vi sono simbologie retoriche, dove non ci sono testimonial famosi, e dove ancora non cè il divertimento come veicolo del messaggio.
Ma c'è invece la semplice,cruda, eppure a mio dire efficacissima volontà di prendere una qualità del prodotto -distillato 3 volte- e raccontare tale qualità attraverso una allegoria assolutamente non banale.
Ma non credo di riuscirci, se non forse così ... partendo da altro per poi arrivare a questo.
Si è decisamente difficile scrivere; ma almeno accetatene lo sforzo.