Dopo 4 anni la stagione 2006/7 la farò in un altro impianto natatorio, più vicino a casa.
Per la verità e (romanticamente parlando) là dove tutto è cominciato. Questo perché dopo un po’ di scazzi vari, ma nell’ordine della quotidianità, ho preso contatti con il coordinatore dell’altro impianto senza dire nulla alla mia coordinatrice attuale. Questa parlando con il tipo (si conoscono perché facciamo parte di una società che ha diverse piscine a Milano) gli ha accennato che l’ho sentito e gli ho chiesto se aveva qualcosa da propormi per quest’anno.
Ora la mia coordinatrice (che fino a ieri diceva che non avevo le capacità per certi ruoli e contemporaneamente che valevo nel suo staff) s’è incarognita perché è rimasta convinta che da un “mi piacerebbe tornare” s’è fatta la storia che “torno” senza dirle nulla. A questo punto avendomi tolto le ore (è vero che non le ho detto cosa volevo quest’anno, ma come gli altri anni lo dicevo ai primi di settembre), ho dato disponibilità dall’altra parte, pensando di poter rimanere con entrambi (un giorno da una parte e uno dall’altra), ma a questo punto mi sa che la stagione 06/07 sarà là dove tutto è cominciato…
Quello che non capisco è questo, perché poi se la deve prendere tanto se uno si guarda in giro e poi sceglie? Non ho un contratto di esclusività, nè con l'impianto, nè con la persona, o forse avrei dovuto dirle (cosa che le avevo comunque accennato mesi fa) che mi sarebbe piaciuto tornare a lavorare nell'impianto più vicino a casa?