Allora, da un po' di tempo a questa parte nel paese dei miei genitori pare che in molti abbiano capito che rubare è più comodo che lavorare.
Sino a qualche anno fa si poteva tranquillamente lasciare la porta di casa aperta con la sicurezza che non sarebbe entrato nessuno (a parte qualche zingaro, ma quando arrivavano lo si sapeva, non si lasciavano porte e finestre aperte e la cosa finiva li).
Ora invece non è più così, si è modernizzato anche il paesello.
Ma veniamo ai fatti: mio padre quando è andato in pensione ha comprato un piccolo terreno, giusto per coltivare qualcosa, allevare qualche animale.
Insomma, per passare il tempo e mangiare roba genuina.
In questi ultimi anni, a periodi ci sono però dei furti, a volte ci rubano attrezzatura, a volte invece qualcosa di più (2 volte si sono presi i conigli).
L'ultimo episodio la settimana scorsa, un gruppo di ragazzi ha fatto il giro dei terreni, ha forzato le casette per prendere miscela, zappe ed altre cose.
Si sa chi è, ma non ci sono prove, quindi purtroppo niente denuncia.
Mio padre è andato comunque in caserma, ed un brigadiere gli ha detto che c'era il tanto di prenderli, legarli ad un albero e rovinarli di botte, e loro magari avrebbero lasciato perdere.
Il grande boss ha detto purtroppo che una cosa del genere non si può fare.
Ora, io capisco che la vita umana abbia un valore maggiore degli averi di una persona.
Questo concetto non è nemmeno in discussione.
Ma allora chiedo: come può fare uno a difendere i suoi averi dato che
- le forze dell'ordine hanno altro a cui pensare che stare dietro ad una banda di rubagalline
- la compagnia barracellare è di dubbia utilità
- è vietato mettere trappole perchè se qualcuno si fa male ti può denunciare.
Uno si deve spaccare la schiena per ingrassare due stronzi? :master: