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  1. #1

    Time - Il tempo che passa.

    Un'altra parabola del regista de La Samaritana.
    Nuovo abbandono dei lunghi silenzi immersi in scenari da favola in favore di molti personaggi, molti dialoghi e sempre splendide location.
    Se ne La Samaritana si raccontava un'amicizia, in Time si racconta una storia d'amore che definire patologica è riduttivo, ma che in fondo è reale, terribilmente reale e resa più cruda perchè portata alle estreme conseguenze.
    L'impossibilità di accettare che col tempo l'amore cambi forma e cambi manifestazione, il terrore della routine e del diventare 'noiosi' per il partner, l'incomunicabilità più totale: questi i temi portanti di un'opera che per coloro che non amino alla follia il cinema coreano e i suoi eccessi potrebbe risultare petulante, inutile e persino noiosa, ma che per chi lo ama sarà motivo di riflessione.
    Una ragazza che dopo due anni - due anni!? - teme di essere noiosa per il ragazzo che ama, afflitta da morbosa gelosia, così ossessionata dal pensiero di perdere il suo amore da recarsi in una clinica di chirurgia estetica per chiedere che le siano cambiati del tutto i connotati.
    E' un'operazione senza ritorno, ma lei è pronta a tutto.
    Si presenterà all'amato sotto le nuove spoglie, e avrà il suo desiderio, il suo sesso, il suo interesse.
    Ma l'amore di lui sarà sempre per la sua 'vecchia' ragazza, come James Stewart era innamorato del ricordo di Kim Novak in Vertigo, e malgrado sia lei non la riconosce, e quindi non può amarla: da questo momento in poi inizia la tragedia di una donna che dopo aver rinnegato se' stessa, e unicamente per colpa propria, finisce per inseguire il fantasma di un amore che non può e non potrà più essere ricambiato.
    In un crescendo, fra maschere sorridenti e beffarde, sculture erotiche immerse dall'alta marea che diventano il luogo dove avvengono i pochi e fugaci momenti di incontro dei due, vetri che si rompono, presenze misteriose, foto nascoste alla vista altrui, pazzi inseguimenti in metropolitana, l'unica cosa che resterà sarà tornare alle origini, fin dove sarà possibile.


    In altre parole: l'ennesima storia d'amore dove ci si insegue sempre senza incontrarsi mai.
    Ma mi è piaciuto.

  2. #2
    [bignami]
    una spirale di due disturbati mentali che si incontrano, si innamorano, si sfigurano si ritrovano.
    [/bignami]

    buona recitazione, leggermente angosciante, istinto omicida nei confronti della tremnarella.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Bene, ma se ci mettevi anche un (Film- recensione) o un (Film-impressioni) nel titolo era meglio, così appare il solito, noioso, thread esistenziale che verrà snobbato da tutti quelli che hanno importantissimi problemi di banner....




    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  4. #4
    Originariamente inviato da wsim
    Bene, ma se ci mettevi anche un (Film- recensione) o un (Film-impressioni) nel titolo era meglio, così appare il solito, noioso, thread esistenziale che verrà snobbato da tutti quelli che hanno importantissimi problemi di banner....




    Meglio che la leggano in pochi

  5. #5
    insomma, un tarkoski de noantri...


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