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  1. #1

    commenti "Marzo 1821" di Alessandro Manzoni

    ragazzi/e un commento su Marzo 1821 di Alessandro Manzoni...

  2. #2
    L'ha scritta tanto tempo fa.

  3. #3
    Old.
    Tu schiavo di Hedwig. Ora tu fa quello che dice Hedwig.

    If you're going to San Francisco be sure to wear some flowers in your hair.

  4. #4
    Originariamente inviato da Lyn
    Old.
    Certe volte vedo il mondo grigio e il mondo blu curucucuccu, poi leggo questi interventi e lo vedo più cupo

  5. #5

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di miki.
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    Il Manzoni scrive quest'ode nel 1821 quando, nella speranza che Carlo Alberto, sensibile alle richieste dei carbonari, si metta alla testa di un esercito, per scacciare dalla Lombardia gli Austriaci; egli ritiene che i tempi siano maturi per avviae il processo di unificazione d'Italia. Ma i fatti che egli immagina, si verificheranno nel 1848, 27 anni dopo, in occasione della
    Ia guerra d'Indipendenza.
    Dedica la poesia a Teodoro Koerner, poeta tedesco morto in battaglia a soli 22 anni contro napoleone, e pertanto questi, diventa il simbolo del dirritto dei popoli alla libertà.
    You cannot discover new oceans unless you have the courage to lose sight of the shore

    Caro Dio, quando nelle preghiere ti chiedevo di far morire quel pedofilo truccato, liftato,mentalmente disturbato e di colore indefinibile, non intendevo Michael Jackson.

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    dalla lettura della siffatta poesia, che ovviamente non possiamo estrapolare dalla poetica di cui è satura (satura nella sua accezione più naturale e non da intendersi come eccesso), lascia trasparire quel vivido, brillante e conscio sentimento (fors'anco sconvolgente per taluni personaggi dei nostri giorni) di fedeltà nei confronti di quel particolare strato superficiale di crosta terrestre che ci ravvisa, a differenza di altri strati superficiali di crosta terrestre, per i nostri natali.
    Uniformandoci quindi per quella parte di terra che ognuo di noi porta sempre con se, agli altri individui che credono e vogliono rivendicare la propria appartenenza a quella superficie politica delimitato non tanto quindi dalla natura stessa ma dall'essere umano.

    mi son piegato no?

  8. #8
    Utente bannato
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    la finite di fare copia e incolla ?

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di miki.
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    Visto che ci siamo, scriviamo anche la parafrasi

    Il poeta immagina che l'esercito piemontese abbia già varcato il Ticino e che i soldati siano fermi sulla sponda sabbiosa del fiume e per un attmo si volgono dietro. tutti sono assorti con la mente nei fatti che accadranno e sicuri, nei loro cuori, del valore della loro gente, hanno giurato: il Ticino non separerà più due stati diversi, non ci sarà un luogo in Italia dove sorgano frontiere!

    Altri valorosi patrioti hanno risposto a quel giuramento da altre regioni d'Italia, preparandosi alla lotta dapprima clandestinamente, e venendo adesso alla luce del sole. Le sacre parole del giuramento sono state, proferite; o moriranno combattendo, o insieme gioiranno sulla terra liberata.

    Solo chi potrà distinguere nell'acque del Po quelle dei suoi affluenti, solo lui riuscirà a dividere un popolo che ha conquistato la sua libertà e, andando indietro nella sua storia e nel suo destino, farla ritornare agli antichi dolori: la nostra gente, unita per avere in comune lingua, religione, storia, tradizioni e ideali dovrà essere tuta schiava o tutta libera.

    Il Lombardo era straniero sulla sua terra, doveva starci con lo stesso volto sfiduciato ed umile, e con lo sguardo rivolto a terra e pieno di paura con cui sta un mendicante in terra straniera, per elemosina. La volontà degli altri costituiva legge; il suo destino dipeneva dagli altri, il suo dovere era quello di servire senza parlare.

    L'Italia torna nei propri diritti, e il suo suolo viene riconquistat. Oh stranieri, raccigliete in fretta e furia le ostre cose ed andate via da una terra che non vi ha generato. Non vedete che è tutta in movimento dalle Alpi allo stretto di Messina?
    Non vedete che ormai è insicura e trema sotto il peso del piede straniero?

    Sulle vostre bandiere, oh stranieri, sta la macchia vergognosa di un giuramento tradito, un principio da voi proclamato vi accompagna verso un'ingiusta guerra.
    Voi che insieme gridaste all'epoca delle guerre di Napoleone: Dio non tollera le oppresioni; ogni popolo deve essere libero e sia sconfitto dalla ingiusta legge
    della spada, del più forte.

    Se la terra, che vi vide soffrire per lo stato di servitù, copre i morti di coloro che vi hanno sfruttato, se il volto di genti stranieri vi sembrò insopportabile in quei giorni, chi ha detto che il dolore degli italiani sarà infruttuoso ed eterno? chi vi dice che il Dio che ha esudito i vostri desideri non ascolti anche le nostre grida di dolore?

    Sì, proprio quel Dio che coprì con leonde del Mar Rosso il malvagio faraone che insegiuva il popolo di Israele; proprio quel Dio che diede un coraggio da uomo a Giaele per uccidere il re oppressore, quel Dio che è padre di tutti i popoli e che non può aver detto all'austriaco-germano di raccogliere i frutti di una terra che non è sua e di togliere gli artigli e conquistare l'Italia.

    Cara Italia, dovunque è arrivato il drido di dolore per la tua lunga servitù! Dove ancora ogni speranza del genere umano non è andata perduta, dove ormai la libertà è nata, dove ancora cresce nell'ombra, dove si piange per la situazione di oppresione c'è qualcuno che è dalla tua parte.

    Quante volte hai sperato in un aiuto straniero, quante volte vanamente hai atteso l'arrivo di un aiuto dal mare! Alla fine i tuoi figli sono usciti a combattere, nat dalla tua terra, stretti intorno alla bandiera, incitati e resi ancor più forti dalle sofferenze.

    Oh valorosi, sui volti risplenda l'ira nutrita in tanti anni di clandestinità, si combatta per l'Italia. Il destino è sulle vostre spade. O vedremo l'Italia risorta, seduta all'assemblea de popoli, o la vedremo più avvilita, insultata, sotto il simbolo del potere, il terribile scettro straniero.

    Oh giornate della nostra rivincita; povero colui che da lontano, dalle parole degli altri, come un estraneo, ne sentirà parlare; povero colui che dovrà dire ai suoi figli di non aver partecipato, di non aver potuto salutare quel giorno la bandiera vincitrice.
    You cannot discover new oceans unless you have the courage to lose sight of the shore

    Caro Dio, quando nelle preghiere ti chiedevo di far morire quel pedofilo truccato, liftato,mentalmente disturbato e di colore indefinibile, non intendevo Michael Jackson.

  10. #10
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da carnauser
    la finite di fare copia e incolla ?
    io non ho copiaincollato

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