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Un po' di tempo fa sono arrivato nella nebbiosa Reggio Emilia con la valigia di cartone proveniente dalla ridente e soleggiatissima Napoli.
Caso vuole che trovo lavoro praticamente subitissimo (caso lo dico per modestia...in realtà è che sono bravissimo). Il lavoro non è dei più belli al mondo....assistenza tecnica, spesso telefonica, alla clientela corporate di una banca. E vabbè....un po' mi sentivo sminuito ma lo stipendio era buono il lavoro tutto sommato divertente non avevo assolutamente di che lamentarmi.
Un bel po' prima della scadenza del mio contratto (ovviamente a tempo determinato) il mio capo mi chiama in privato e mi dice che il mio supercapo (ovvero il capo del mio capo) vuole parlarmi.
Ero convinto che volessero dirmi che erano soddisfatti di me ma che bla bla bla bla...nzomma cacciarmi.....e invece no....mi propongono una promozione. Dopo 1 mese e mezzo che ero lì (forse meno) mi dicono che s'è liberato un posto al CED che serve un sistemista / amministratore di rete e che hanno pensato a me visto che dov'ero ero sprecato.
Beh bellissimo...tra l'altro mi promettono un'assunzione a tempo indeterminato un buon contratto benefit cazzi e mazzi.....chi potrebbe essere più felice di me?
Il posto però non s'era ancora liberato a dirla tutta....il tizio si era licenziato dando un lungo preavviso come previsto dal contratto. Il preavviso doveva servire per il nostro passaggio di consegne. Sto tizio quindi s'è messo con una pasienza assurda a spiegare ad un deficiente come me millemila cose...m'ha insegnato più lui in un paio di mesi di quanto io abbia imparato in 23 anni. Lui spiegava, rispiegava, chiariva e diceva: "FAI A"....e io, capatosta e un po' deficiente/ignorante , facevo ovviamente B. E lui ripartiva, rispiegava richiariva fin quando non capivo, o almeno facevo finta di aver capito.
Ora è finito il passaggio di consegne....sono solo...non ho più lui a cui rompere le palle per ogni problema o dubbio e la cosa mi mette un po' d'ansia.
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Dunque...sto tizio si licenzia, io grazie al fatto che s'è licenziato trovo quello che potrebbe essere il lavoro della mia vita. dov'è il problema? che oggi che è il suo ultimo giorno quasi mi scappa la lacrimuccia. Son combattuto....provo un'immensa gratitudine per quello che m'ha insegnato, e son dispiaciuto di perdere una persona da cui ho ancora miliardi di cose da imparare....ma al contempo so che se non se ne andava lui non arrivavo io....della serie "morte tua vita mia". Mi sento un po' ipocrita....anche a partecipare ai vari capannelli di gente che lo saluta dispiaciuta.....stasera si va a mangiare la pizza dell'addio e io quasi vorrei starmene a casa perchè è lì che dovrei essere...a casa a giorire del suo autolicenziamento e non qui a dispiacermi perchè non sarà più mio collega.
da 1 a 10 quanto sono coglione?