ieri sera stavo leggendo un libro di Augias sulla Roma ai tempi di Gioacchino Belli, che intorno al 1830 erigeva un monumento alla plebe romana.
sentite qua come descrive una "buona azione" di una prostituta (Santaccia) che esercitava ai tempi in piazza Montanara (che oggi è via S.Maria in Cosmedin)
A proposito dunque de Santaccia
che diventava fica da ogni parte,
e coll'arma e cor santo e co le braccia
t'ingabbiava l'ucelli a quarte a quarte;
è da sapé ch'un giorno de gran caccia,
mentre lei stava assercitanno l'arte,
un burinello co l'invidia in faccia
s'era messo a godersela in disparte.
Fra tanti ucelli in ner vedé un alocco,
"Oh" disse lei "e tu nun pianti maggio?"
"Bella mia," disse lui "nun ciò er bajocco."
E qui Santaccia: " Alò viècelo a mette:
scéjete er búcio, e te lo do in soffragio
de quell'anime sante e benedette.