Apro un altro thread (discostandomi da quello che parla dell'ultima finanziaria) perche' il discorso riguarda il sistema di tassazione in generale, e non questa finanziaria in particolari, ne' le scelte/convinzioni dell'uno o dell'altro schieramento.
La domanda e' piuttosto ingenua, e me ne rendo conto, ma per quanto mi possa sforzare a trovare spiegazioni logiche nel sistema di tassazione "a scaglioni", e' proprio la logica che mi fa pensare/credere che cio' non ha molto senso.
Diciamo molto semplicisticamente che "le tasse" sono un certo ammontare di denaro che ognuno di noi, partecipando attivamente alla vita sociale, viene chiamato a pagare in funzione e in proporzione al proprio reddito, tale denaro serve evidentemente a far funzionare la societa' moderna (quindi indirettamente ci rientra "in tasca"). Il concetto e' semplice: universalmente esiste una ricchezza, il modo in cui viene distribuita la ricchezza determina quanto ognuno di noi deve pagare di tasse. Ipotizziamo che la ricchezza "globale" sia pari a 1000, e che una percentuale predetermina di tasse, calcolata per far "funzionare" il mondo sia il 20% di tale ricchezza, per semplicita' diciamo che questa percentuale sia costante nel tempo, le tasse in totale ammonteranno a 200. Saranno per *sempre* 200, cambiera' solo quanto ognuno di noi dovra' pagare per raggiungere questo valore.
In base a questa considerazione risulta semplice e logico pensare che ognuno di noi dovra' contribuire *proporzionalmente* in funzione al proprio reddito, perche' se io produco piu' ricchezza, sfrutto una percentuale maggiore delle "risorse", quindi pago anche di piu'. Quindi tizio che guadagna 100 si privera' di 20, caio che guadagna 200 si privera' di 40. La matematica non e' un'opinione, l'impatto "economico" di tizio sara' esattamente uguale a quello di caio.. cioe' un "povero" che si priva della domenica a mare e ostia, sara' un ricco che si priva di un weekend a new york.
Nasce, quindi la mia domanda ingenua: perche' uno che guadagna di piu' dovrebbe pagare una percentuale piu' alta di tasse, quando la percentuale esiste proprio per proporzionalizzare (ma esiste sta parola?) in modo corretto e "democratico" quanto ognuno di noi dovrebbe pagare? Non ne vedo la ragione, io che guadano il doppio di te, pago GIA' IL DOPPIO di tasse (e' matematica!!!) perche' devo pagarne il triplo? Ma soprattutto se io guadagno il doppio lavoro anche il doppio (sempre semplicisticamente ipotizziamo che tutti facciano lo stesso lavoro, altrimenti nascono discussioni se sia piu' "faticoso" vendere i giornali o fare il programmatore di software).
Mi rendo conto che le cose non sono cosi' semplici come appaiono... ma c'e' una ragione pratica per cui cio' debba necessariamente accedere? Perche' una percentuale fissa sul sistema di tassazione non puo' essere ragionevolmente applicata?
Grazie a chi si e' sorbito tutto questo sproloquio. :P