Il coordinatore forzista protesta contro la riforma del sistena televisivo
"E' uno strappo fondamentale alla democrazia"
Ddl Gentiloni, Bondi annuncia:
"Pronto allo sciopero della fame"
Villetti (RnP): "Adesso tocca a Berlusconi"
ROMA - Sceglie di ricorrere a una forma di protesta di cui Marco Pannella ha fatto un'arte. Stavolta, ad annunciare lo sciopero della fame "in difesa dei diritti" e contro "gli strappi alle regole fondamentali dela democrazia", è il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi che vuole manifestare così il suo dissenso contro la riforma del sistema televisivo "punitiva" nei confronti di Mediaset.
"Avverto - spiega Bondi - i segni già evidenti di una assuefazione agli strappi della legalità e delle regole fondamentali della democrazia da parte di questo governo e poiché è in gioco non solo la tutela doverosa di una azienda italiana quotata in borsa con migliaia di lavoratori, ma soprattutto il futuro della nostra democrazia, ritengo che tra le forma democratiche e non violente che vi sono, per difendere i diritti dei cittadini e la democrazia italiana vi sia quella dello sciopero della fame".
Dunque Bondi, "dopo aver valutato freddamente e consapevolmente tutte le conseguenze che ne possono derivare" smetterà di mangiare. Un gesto, continua il fozista che non è "un elemento di provocazione ma solo di testimonianza morale e politica personale".
Ironico il commento di Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno: "Ci aspettiamo che anche Berlusconi, che è il primo a essere interessato, annunci uno sciopero della fame. Così Rifondazione comunista potrà dire che il governo, se non riesce a far piangere i ricchi almeno li fa digiunare".
(13 ottobre 2006)