In previsione di una legge sull'eutanasia Bertinotti decide di invitare a cena Ruini.
La sera fatidica, suona il campanello, e Bertinotti, si toglie il grembiule da cuoco e va ad aprire, ma mentre si prepara il discorso d'accoglienza per il cardinale, gli viene in mente che il suo pappagallo da salotto, quando vede qualcuno inizia a cantare "bandiera rossa".
Allora prima di aprire la porta lo prende e lo chiude in frigorifero.
La cena si svolge bene, piccole chiacchere superficiale, in attesa della discussione postmangiata.
Le portate sono finite e Bertinotti va a prendere il dolce, ma quando apre il frigo, il pappagallo quasi gelato ne esce fuori velocissimo dirigendosi in salotto.
Bertinotti impressionato non sa più che fare, vedendo dinnanzi a se pormai la catastrofe, ma inaspettatamente il papagallo inizia a cantare "noi vogliam Dio ch'è nostro padre"... e così per tutta la sera.
Ruini quando è tardi, se ne torna a casa e bertinotti va dal pappagallo e gli chiede "hai cambiato musica??" ed il pappagalloun po' intimorito: "l'ho cambiata sì, due ore di siberia mi son bastate."