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Discussione: [recensione] Babel

  1. #1

    [recensione] Babel

    BABEL (USA,2006)
    Un colpo di fucile dà inizio alla vicenda, come la prima tessera
    caduta di un domino: ne sono coinvolti una coppia di turisti
    americani in viaggio per ritrovarsi, una famiglia marocchina, una
    badante messicana clandestina e una giovane ragazza sordomuta
    giapponese. E' un'umanità frammentata, quella di Inarritu, già regista
    di 21 Grammi e Amores Perros. Un'umanità separata geograficamente,
    sparpagliata tra Marocco, Stati Uniti, Messico e Giappone; separata
    linguisticamente, da cinque lingue diffenti quali l'inglese, lo
    spagnolo, l'arabo, il giapponese e il linguaggio dei segni. Ma
    soprattutto è separata emotivamente, ciascun personaggio isola lontana
    suo malgrado - e neanche i rapporti tra fratelli, tra moglie e marito,
    tra padre e figlia sembrano ponti sufficienti a colmare queste
    distanze.
    Ma è comunque un'umanità che ci prova, che incespica e si rialza,
    oltre le barriere dell'incomunicabilità e dell'isolamento della Babele
    moderna. Sicuramente non ottimista quanto Crash, nè sporco e realista
    quanto Amores Perros, Babel rimane comunque un ottimo film corale, con
    grandi intuizioni nella regia e nel contenuto (l'utilizzo della nudità
    come forma estrema di vulnerabilità e desiderio di comunione;
    l'angosciante isolamento sensoriale; lo struggente bacio di
    riappacificazione nel momento della malattia). L'unico modo di vincere
    il dolore sembra alla fine semplicemente la vicinanza degli altri.
    Quattro palle su cinque.
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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Per me è il prossimo in lista ;-)
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Un colpo di fucile esploso con infantile incoscienza diventa il filo conduttore di un film che racconta la storia di tre realtà diverse e geograficamente distanti nel mondo: l’arretratezza rurale e sperduta del Marocco interno; il confine etnico e culturale tra Messico e California; lo sfavillio urbano, metallico e tecnologico, del moderno Giappone.
    In mezzo, la fragilità nuda e scoperta delle persone, e la vastità immensa dei deserti.
    Deserti di sabbia e pietra o di cemento e luci, deserti di solidarietà e di affetti, deserti di incomunicabilità, deserti di diffidenza e stupidità tra un Nord del mondo che ha tutto e un Sud del mondo che sta a guardare.
    Bellissimo.
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  4. #4
    Sono d'accordo con voi,
    lo metto al secondo posto dei film visti al cinema quest'anno, il primo per me è "Ogni cosa è illuminata",ma solo perchè "Crash"l'ho visto l'anno scorso.
    Babel è bellissimo e ricco di spunti infiniti.

  5. #5
    Un fotomodello bolso con la dentatura da cavallo approda su di un'isola deserta devastata da uragani e minacciata da temibili barracuda. Schiva le avances di una calendiva laureata alla Bocconi e trionfa senza una ragione.
    Davide
    Povere ostrichette

  6. #6
    di una noia mortale, non vedevo l'ora che finisse.


    Meglio La Sconosciuta.
    IO e TE 5 metri sopra il cielo.....perchè a 3 metri c'è già troppa gente.

    IO HO VISTO LA LUCE....

    Sono lo scippatore di emozioni

  7. #7
    Originariamente inviato da wsim
    Deserti di sabbia e pietra o di cemento e luci, deserti di solidarietà e di affetti, deserti di incomunicabilità, deserti di diffidenza e stupidità tra un Nord del mondo che ha tutto e un Sud del mondo che sta a guardare.
    Bellissimo.
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  8. #8
    sono solo io che non riesco a trovare il coraggio di andarlo a vedere? mi ha deluso così tanto 21 grammi che non vorrei ripetere l'esperienza
    love is a ring, the telephone
    love is an angel disguised as lust
    here in our bed until the morning comes

  9. #9
    Originariamente inviato da Davide
    Un fotomodello bolso con la dentatura da cavallo approda su di un'isola deserta devastata da uragani e minacciata da temibili barracuda. Schiva le avances di una calendiva laureata alla Bocconi e trionfa senza una ragione.
    hai un futuro nelle recensioni

  10. #10
    Originariamente inviato da the_hi†cher
    mi ha deluso così tanto 21 grammi che non vorrei ripetere l'esperienza
    E' abbastanza differente da 21 grammi. Poi bisogna vedere perchè quel film t'ha deluso.
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