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  1. #1
    Utente bannato
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    33

    Il 9 Novembre 1989 cadeva il muro di Berlino

    La storia del Muro
    comincia nel 1961, come diretta conseguenza della Seconda Guerra
    Mondiale e della successiva Guerra Fredda tra i due blocchi, sovietico
    e occidentale. La vittoria degli Alleati e dei sovietici sul nazismo è
    ormai lontana. E la Germania divisa fra est filosovietico e ovest
    filoccidentale paga il prezzo più alto: mentre nella repubblica
    federale (Rft), grazie anche ai massicci aiuti americani, migliorano le
    condizioni di vita, nella repubblica democratica (Ddr o Rdt) cresce
    invece l'insoddisfazione della gente. La collettivizzazione forzata
    dell'agricoltura, la repressione dell'industria e del commercio
    privati, la mancanza di risorse provocano un vero e proprio esodo: nei
    mesi che vanno da gennaio ad aprile fuggono dal "paradiso socialista"
    160mila persone. Una situazione insostenibile per il regime di Walter
    Ulbricht, che però il 15 giugno del '61, durante una conferenza stampa
    internazionale, smentisce seccamente le voci sul progetto della
    costruzione di un muro a Berlino per dividere le due Germanie: "Ho
    sentito anch'io questi pettegolezzi, sono falsi. Nessuno ha intenzione
    di farlo". La storia oggi ci dice che era una menzogna. La mattina del
    13 agosto 1961 i berlinesi scoprono infatti che nel cuore della loro
    città sta nascendo una divisione fatta di filo spinato, blocchi di
    cemento anti-carroarmati e barricate. I collegamenti fra la zona est e
    quella ovest sono bloccati e i cittadini della prima non possono più
    entrare nella seconda. Sono le "prime pietre" del famigerato Muro, che
    la propaganda chiama "il muro di protezione contro i fascisti". Gli
    Alleati reagiscono con moderazione, troppa moderazione, e la
    "protezione" cresce in fretta, raggiungendo i 166 chilometri di
    lunghezza e i 4 metri di altezza. Centosessantasei chilometri che
    tagliano 192 strade di Berlino, sancendo la definitiva separazione fra
    i due blocchi. Passare il Muro diventa impresa assai rischiosa, tanto
    che un centinaio di berlinesi dell'est moriranno nel tentativo di
    scavalcarlo, uccisi dai poliziotti (Vopos) di guardia: l'ultima vittima
    è Chris Gueffroy, il 6 febbraio del 1989.
    Chris
    Gueffroy non poteva saperlo: gli sarebbe bastato pazientare ancora
    pochi mesi e lui sarebbe ancora vivo. E libero. Il 9 novembre di
    quell'anno, Günther Schabowski, leader della Sed (il partito comunista)
    di Berlino est, annuncia infatti la resa: con parole ambigue dice che
    da quel momento il Muro viene aperto per permettere "viaggi personali
    all'estero". Sono le sette di sera, poco dopo scoppia una festa
    spontanea alla porta di Brandeburgo e nella Kurfürstendamm di Berlino
    ovest. Il Muro viene fatto a pezzi. E comincia un'altra storia, che
    porterà alla caduta dell'Urss e dei suoi regimi satellite nell'Europa
    orientale.
    In questi anni, contraddizioni fuoriuscite dalla Riunificazione,
    fortemente e velocemente voluta e realizzata dall'ex premier Kohl,
    hanno funestato Berlino. Dagli episodi di razzismo al ritorno
    nostalgico di fermenti comunisti e neonazisti, la città tedesca rimane
    un cantiere aperto, in cerca di una propria identità. Un processo
    difficile che la stessa Berlino ha imposto a tutta l'Europa, da allora,
    dal preciso momento iniziale della Caduta, alla ricerca di un
    equilibrio e di un riassetto comune. Dieci anni trascorsi tra crolli
    ideologici e germinazioni di mercati nuovi, guerre nel Vecchio
    Continente e proclami dal Nuovo Mondo.

    speriamo che sia d'esempio per tutti i muri di divisione che esistono e che vengono attualmente costruiti per separare i popoli.

  2. #2
    Sarebbe interessante sapere come stanno, tra di loro, quella gente dopo essersi di nuovo riunita e così pure le economie.
    La Terra è bella, peccato per i terrestri.

  3. #3

  4. #4
    anno storico...l'inter vinse l'ultimo scudetto...

  5. #5
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Aug 2006
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    0
    per un istante ci avevo creduto, che il mondo potesse migliorare.
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  6. #6
    Originariamente inviato da Druzya
    per un istante ci avevo creduto, che il mondo potesse migliorare.
    su dai che all'epoca forse manco ti facevi i pipponi, piantala di fare il bastian spaccamaroni

  7. #7
    Originariamente inviato da rrobalzi
    Sarebbe interessante sapere come stanno, tra di loro, quella gente dopo essersi di nuovo riunita e così pure le economie.
    credo che quelli che stavano da un lato staranno un po' peggio, e quelli che stavano dall'altro staranno un po' meglio.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  8. #8
    Originariamente inviato da rrobalzi
    Sarebbe interessante sapere come stanno, tra di loro, quella gente dopo essersi di nuovo riunita e così pure le economie.
    se intendi i tedeschi, è un conto. Se intendi altri paesi dell'est che subito dopo iniziarono la rivolta, il discorso cambia.
    ce ne vuole per rimpiangere un criminale come Ceausescu, ma a quanto mi dicono i miei amici rumeni questa è la situazione di oggi.

  9. #9
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  10. #10
    Originariamente inviato da l'evangelista
    se intendi i tedeschi, è un conto. Se intendi altri paesi dell'est che subito dopo iniziarono la rivolta, il discorso cambia.
    ce ne vuole per rimpiangere un criminale come Ceausescu, ma a quanto mi dicono i miei amici rumeni questa è la situazione di oggi.
    del resto in Italia c'è ancora chi rimpiange il duce... dunque...

    più che altro credo che la caduta del muro sia stato solo l'inizio di un lungo processo di trasformazione, che è tutt'ora in corso.

    vedremo fra altri 20 anni...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

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