FINANZIARIA, ARRIVA LA TASSA SUL TURISMO
(AGI) - Roma, 11 nov. - Due euro al giorno per i Comuni piu' piccoli, cinque euro per le citta' metropolitane. Sara' questa la misura massima della tassa di soggiorno che potra' essere importa sui turisti. Lo prevede - riferisce Repubblica - un emendamento della maggioranza alla Finanziaria. Un balzello - spiega il quotidiano diertto da Ezio Mauro - che finira' dritto dritto nelle casse della Giunta comunale e che dovra' essere destinato al miglioramento dei servizi offerti e alla valorizzazione dei centri storici. Un provvedimento su cui subito e' scoppiata la polemica. I comuni - spiega la Stampa - si dividono tra pro e contro, mentre tutto il mondo del turismo spara a zero. Il vicepremier Francesco Rutelli parla di 'piagnisteo assurdo' e spiega che 'si tratta di una norma moderna e giusta i cui proventi verranno investiti per migliorare i servizi turistici'. Non la pensano allo stesso modo - sottolinea il quotidiano torinese - gli operatori che invece temono che la nuova 'tassa di scopo' assesti un 'nuovo colpo mortale' al comparto. E quelle degli operatori turistici non sono state le uniche proteste a scuotere la giornata politica di ieri. L' ennesimo taglio alla ricerca, 300 milioni di euro, ha scatenato la dura reazione del mondo scientifico. A farsi portavoce del dissenso e' stata la senatrice-Premio Nobel, Rita Levi Montalcini, ieri mattina durante la riunione dei presidenti degli enti di ricerca. 'Non potrei votare la Finanziaria - ha detto - se i tagli alla ricerca resteranno come sono stati annunciati'. Il Corriere della Sera sottolinea che 'a lei che ha sostenuto finora il governo Prodi deve essere costata molta fatica pronunciare quella frase'. Un 'grido di allarme che vale doppio - scrive il Messaggero - Per l' autorevolezza della scienziata e per l' evidenza che il suo voto e' preziosissimo, visti i numeri esigui del Senato'.
Espresso
Finanziaria, Rutelli: bene eliminazione tassa soggiorno
Roma, 14-11-2006
"Si tratta di una scelta saggia. L'Italia ha bisogno di essere piu' competitiva nel settore del turismo, che crea occupazione e da' ricchezza, e la tassa di soggiorno non avrebbe aiutato". Cosi' il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli commenta la decisione del Parlamento di eliminare dalla Finanziaria la tassa di soggiorno, "una norma che avrebbe messo in difficolta' la grande industria del turismo".
Il vicepremier, entrando a palazzo Chigi, prende pero' un impegno formale verso quelle citta' che del turismo di massa affrontano anche i drammi: "Siamo impegnati- spiega- a dare sostegno a quelle zone e a quelle citta' che sostengono l'impatto di un forte escursionismo", per le quali va messa in campo "una giusta soluzione" (evidentemente non la tassa di soggiorno). Il governo e' orientato, conclude Rutelli, a fare si' che queste misure "siano operative gia' dal 2007".
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:berto: