fin qui mi sembrava il classico caso dei genitori iperprotettivi e dei conseguenti figli pappemolli
da qui in poi ho capito che era il solito yankee scoppiatoC'è chi lo difende e chi non apprezza per nulla i suoi metodi. Per adesso, la scuola ha deciso di sospenderlo. Ma l'insegnante di inglese che costringe gli studenti a fare delle flessioni in classe come forma di «punizione» per non aver risposto a una domanda o per essersi distratti ha scatenato un putiferio fra i genitori.
Succede tutto all'interno della scuola media «San Giovanni Bosco» di Fara d'Adda, dove nei mesi scorsi è stato assunto un preparatore atletico statunitense con l'incarico di lettore di madrelingua che affianchi l'insegnante di inglese. Il nuovo lettore però ha introdotto particolari metodi di insegnamento: un alunno distratto o che non risponde a una domanda deve alzarsi e compiere in mezzo alla classe alcuni esercizi fra cui anche flessioni. I genitori dei ragazzi hanno accolto con perplessità queste nuove pratiche, e sono stati in molti ad andare dal dirigente scolastico Lino Ruggeri per protestare: «Ho spiegato loro - dice Ruggeri - che quegli esercizi non dovevano essere interpretati come punizioni corporali, visto anche il contesto di gioco in cui erano svolti». La spiegazione però non ha convinto tutti.
Meno ancora i genitori di una ragazza costretta ad eseguire esercizi fisici nonostante un braccio ingessato, che sono andati dai carabinieri a denunciare l'insegnante. Di fronte alla denuncia, il dirigente ha cercato un rimedio: «Gli ho chiesto di sospendere gli esercizi fisici, ma lui mi ha detto che quello era il suo metodo e che non poteva cambiarlo. A quel punto la sua sospensione è stata inevitabile». Sospensione che però non è stata accolta favorevolmente da tutti i genitori e gli alunni, tanto che per questa sera hanno organizzato un'assemblea per chiedere il reinserimento del lettore.