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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di King TB
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    Video scolastici, anche la mia scuola colpita

    http://www.laprovinciadicomo.it/onli...otizia=2202745

    ecco un altro caso nel quale i mass media hanno fatto solo danni. non si era mai verificato nulla del genere nel mio liceo, appena uscita la notizia di quelli di torino, track, ecco lo spirito di emulazione.

    tutta la classe è stata sospesa per 3 giorni, un provvedimento decisamente esagerato, visto che a parte far cagate che quasi tutti hanno fatto, non c'è nulla, nessuna violenza, niente di niente
    Can we pretend that airplanes, In the night sky, Are like shooting stars

  2. #2
    Utente bannato L'avatar di javipampa2
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    giusto, per te 6 anni di carcere...
    dillo che non hai mai fatto avance alla prof di matematica :ignore:

    e hai ripreso un tuo amico mentre violentava un panda!!!

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di nestore
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    non mi si apre il link...ma che scuola fai a como?

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di King TB
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    Originariamente inviato da nestore
    non mi si apre il link...ma che scuola fai a como?
    il giovio
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  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di King TB
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    il caso L'insegnante ripresa col telefonino non sapeva nulla: «Si erano indignati per il caso del ragazzo disabile. Pensavo fossero persone educate» Bullismo in classe: su Internet sei video comaschi I filmati ritraggono alcuni studenti del liceo «Giovio» che si fanno beffe di una prof. Il preside: «Prenderemo provvedimenti»

    In un filmato un emulo di Pierino si abbassa le mutande alle spalle di un'ignara prof intenta a fare lezione, in un altro invece indossa un costume sotto il maglione e lo mostra ai compagni mentre è interrogato alla lavagna, in un terzo si appende alla porta della classe senza che l'insegnante si accorga di alcunché. Anche gli studenti comaschi non sfuggono alla "moda" di girare video irriverenti a scuola con il cellulare: le immagini sopra descritte fanno parte di una serie di filmati - sei per la precisione - messi su Internet da uno studente della 4ª SB del liceo scientifico «Paolo Giovio». Pure questo è bullismo (nel senso letterale del termine, «mettersi in mostra con spavalderia», codificato dallo Zingarelli), ma certamente a livelli molto meno gravi dei casi di Torino, dove è stato filmato il pestaggio di un ragazzo autistico da parte di alcuni compagni, e di Ancona, dove invece è stata immortalata la violenza di gruppo ai danni di una tredicenne. I video comaschi si trovano, assieme a quelli di altre decine di scuole italiane, sul portale YouTube (www.youtube.com). L'autore è un diciassettenne che si firma «Jacofender». Anche per lui la videomania è una malattia recente: risulta iscritto al sito da un mese, ma i quattro spezzoni più significativi, quelli in cui i ragazzi alzano progressivamente il livello della volgarità e della sfida all'insegnante, sono catalogati tra le novità dell'ultima settimana. Forse i liceali comaschi sono stati spinti da un desiderio di emulazione, visto che il caso dei filmati scolastici è esploso giusto otto giorni fa, con la scoperta del video in cui veniva deriso e preso a calci lo studente disabile alla scuola steineriana di Torino. A parte due video che risalgono a circa un mese fa, e che ritraggono diversi componenti della classe impegnati a fare un torneo di videogiochi sotto i banchi durante l'ora di latino, gli altri contributi sono datati 9, 13 e 14 novembre. Si tratta di quattro filmati di una serie dal titolo «Gallo Vs. Zoppa» - presumibilmente gli pseudonimi dei protagonisti delle bravate - che vedono alcuni ragazzi «dilettarsi», come dicono loro, «alle spalle della prof». Oltre ai tre sketch descritti all'inizio dell'articolo, ve n'è un quarto in cui uno studente, indossando un body femminile sopra i jeans, si cimenta in evoluzioni acrobatiche, approfittando del fatto che l'insegnante gli dà le spalle. L'interessata, della quale pubblichiamo solo le iniziali in quanto vittima della situazione, cade, parole sue, «dalle nuvole». «Siccome sono ragazzi molto sensibili all'attualità - racconta C. Z. - si era parlato in classe del video di Torino e questo fatto li aveva sconvolti. "Noi non faremmo mai una cosa del genere", avevano detto, professandosi lontani mille miglia da una mentalità di quel tipo. Mi sembrava un'indignazione autentica: ora, evidentemente, devo riprendere il discorso». Dei "diversivi" messi in atto dagli studenti durante le sue lezioni, si era accorta in un solo caso. «Avevo visto - dice - uno di questi ragazzi, di cui per rispetto non faccio il nome, che indossava una specie di costume femminile. Avevo fatto recuperare un compito di latino a 4-5 studenti, che erano stati messi con il banco verso il muro dove c'è la lavagna, e, anche per non disturbali, io stavo a metà dell'aula, guardando l'altra parte della classe alla quale tenevo regolare lezione. Non guardavo neanche che copiassero, perché il compito era individuale. Quando mi sono voltata per dire "adesso consegnate", ho visto quello con il body che si è messo rapidamente la felpa. Ma non ho dato più importanza di tanto». Anche perché, in passato, tra la prof e i suoi alunni c'è sempre stato «un rapporto più che buono». «È una classe di 3 femmine e 12 maschi - precisa la docente -. Questi ultimi sono un po' vivaci, ma li ho sempre ritenuti delle persone educate. Anzi, proprio sulla spinta di alcuni di loro e delle loro famiglie, io e la collega di inglese ci stiamo adoperando per combinare per questa classe uno scambio con una scuola australiana. Non capisco l'intento dei loro filmati. Certo, il compito di latino aveva suscitato qualche discussione. Ma poi avevo mediato, dando la possibilità a quelli che lo avevano fatto male di recuperare la parte sbagliata. Anche perché siamo nell'imminenza della comunicazione infraquadrimestrale alle famiglie e mi sarebbe dispiaciuto dover notificare diverse insufficienze». Invece, a questo punto, gli improvvisati attori e registi delle comiche ai danni della prof rischiano di veder comunicato ai propri genitori qualcosa di peggio di un quattro. «La professoressa ripresa - afferma il preside Sergio De Felici, che a sua volta non sapeva nulla dei filmati finché non glielo abbiamo comunicato - è tra le persone più stimate dell'intero liceo Giovio. Discuteremo il problema nelle sedi opportune e con estrema celerità. Peraltro esiste una norma di carattere generale che vieta l'uso dei cellulari in classe. Lunedì qualcosa si muoverà». In soldoni: dovrebbe essere convocato il consiglio di classe che potrebbe deliberare una sospensione dei "bulli". Pietro Berra
    Can we pretend that airplanes, In the night sky, Are like shooting stars

  6. #6
    io giocavo a scacchi durante alcune lezioni. ma era mio interesse non farmi scoprire. fare caciare rischiando di essere scoperto, è piuttosto controproducente.

    quindi direi che naturalselection strike again.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  7. #7
    ricordo delle mirabili partite a dadi nella ventiquattrore, in ultima fila, fumando.

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Cholo
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    In un filmato un emulo di Pierino si abbassa le mutande alle spalle di un'ignara prof intenta a fare lezione, in un altro invece indossa un costume sotto il maglione e lo mostra ai compagni mentre è interrogato alla lavagna, in un terzo si appende alla porta della classe senza che l'insegnante si accorga di alcunché
    ...
    Oltre ai tre sketch descritti all'inizio dell'articolo, ve n'è un quarto in cui uno studente, indossando un body femminile sopra i jeans, si cimenta in evoluzioni acrobatiche, approfittando del fatto che l'insegnante gli dà le spalle.
    ...
    No, il costume sotto il maglione è intollerabile. Potrei capire sotto i pantaloni ma sotto il maglione no, deve essere giudicato e punito come maggiorenne.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di hfish
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    su youtube nn si trova nulla nè con jacofender ne con giovio
    Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.

  10. #10
    una cosa è insultare pesantemente un ragazzo down o un professore che non riesce a farsi rispettare (poraccio, mi faceva una tristezza assurda quando l'ho visto), ma queste qui son veramente stupidaggini che sempre si fanno e sempre si faranno
    dai su
    mo si esagera

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