L'argomento riguarda i comportamenti innati e quelli appresi (culturali) in relazione alla guerra.
Homo sapiens è una scimmia, una grossa scimmia nuda con uno sviluppo abnorme dall'intelligenza, intelligenza che non è altro che una strategia evolutiva alternativa a zanne, artigli, gambe lunghe e veloci eccetera.
Ma è ancora una scimmia, se si gratta via la corteccia cerebrale, sotto c'è ancora il cervello dei primati.
Moltissimi comportamenti sono istintivi, o meglio innati, guidati da regole scritte nei suoi geni (esempio: il riso e il pianto sono comportamenti innati).
Nei geni ci sono l'aggressività e i comportamenti relativi, e pure altrettanti comportamenti inibitori dell'aggressività, sviluppati con essa e con lo sviluppo del comportamento sociale.
Ma.
Lo sviluppo dell'intelligenza ha generato l'animale culturale, che trasmette in toto la sua cultura da una generazione alla successiva.
Altresì, l'intelligenza ha dato la possibilità di raggiungere risultati (tecnologia) appresso ai quali i comportamenti innati non stanno dietro, evolvendosi essi in molto + tempo, per selezione naturale.
Fin qui ci siamo? Non affermo che è vero, affermo che per taluni è così
L'uomo ha una fortissima aggressività, e come animale sociale, ha sviluppato potenti inibizioni alla stessa, per evitare di massacrare tutti i suoi simili.
Per un uomo è estremamente difficile uccidere un suo consimile a randellate, guardandolo negli occhi, salvo che non sia motivato da ragioni personali e dirette (interesse, difesa, paura, concorrenza); se poi questo suo simile è un appartenente al sesso femminile o un bambino, è quasi impossibile, per un maschio.
Inoltre esistono una serie di comportamenti inibitori potenti, che frenano l'agressività e sviluppatisi con essa per evitare il sopraccitato massacro.
Questo, il lato animale.
Via intelligenza > tecnologia, l'animale culturale ha sviluppato armi che scavalcano a piè pari la possibilità di funzionare con efficacia ai comportamenti/inibizioni innate.
In altre parole, le armi da fuoco, sopratutto quelle a lunga gittata, gli aerei e le bombe.
Nessuna inibizione innata viene attivata dal premere un bottone, le remore sono solo culturali in quel caso, e piuttosto influenzabili, sempre culturalmente. Se il pilota che uccide migliaia di persone premendo un bottone, dovesse guardare tutte quelle persone in faccia, quando lo fa, beh, non lo farebbe. Non potrebbe uccidere uomini come lui, con gli stessi casini che ha lui, il lavoro, le ferie, gli hobbies, le mogli, i figli, eccetera.
Uomini che a lui non hanno fatto niente.
Per questo motivo, le volte che, specie durante la prima guerra mondiale, le truppe nemiche venivano in contatto, spessissimo finivano per fraternizzare, gettando le divise alle ortiche, dividendo il companatico e mostrandosi a vicenda le foto delle morose e dei figli, e legando al punto che spesso i soldati nemici rimanevano in ottimi rapporti, a guerra finita.
Sempre per questo motivo, i tedeschi, durante il secondo conflitto, puntavano tutto sul disumanizzare il nemico agli occhi dei soldati, per influenzarli culturalmente, e ad evitare accuratamente ogni possibile contatto diretto con il nemico: nessun uomo può uccidere un altro uomo come lui, ammesso che non abbia interessi o motivi personali a motivarlo.
L'animale uomo non può. Ma l'animale uomo può facilmente premere un bottone
Io sono profondamente convinta che sia proprio così.
nota: skidx non rompere.
nota 2: sento che in questo thread comparirà un avatar raffigurante la testa di un lupo.