non riesco a trarne una recensione fluida per cui ci provo per punti
- lavoro eccellente dal punto di vista dell'atmosfera: le luci, i colori, la scenografia naturale di una Versailles quasi sottotono, i vestiti, le acconciature, gli accessori e perfino la musicarockeggiante, tutto collabora per restituire la sensazione di un periodo storico fitto di contraddizioni e di un personaggio sballottato tra queste contraddizioni
- azzeccata la scelta degli attori: Kirsten Dunst riesce ad essere adorabile e insopportabile, timida e intraprendente, spaesata e decisa, senza cali in un film che la vede pressochè costantemente in scena a raccontare più con gli sguardi che con le parole questa favola tragica. i comprimari a partire da Jason Schwartzmann nella parte dello stralunato consorte passando per una Asia Argento particolarmente ispirata
- deludente, almeno per tutta la prima metà, il complesso narrativo: la Coppola non riesce mai veramente a farci sentire partecipi per le vicende di questa donna arrivata bambina in una corte regolata da rigidi formalismi, cresciuta senza affetti o sicurezze, a cui tocca reggere da sola il peso di una fragile alleanza tra il paese da cui proviene e quello del quale diventerà regina. la maternità prima e la rivoluzione poi ci restituiscono invece una Maria Antonietta più umana, meno distante e più consapevole del suo ruolo.
il film è nel complesso gradevole, ma devo ammettere che mi aspettavo molto di più. astenersi cinici e amanti di action movie.