Nella superaffollata e superinquinata Inghilterra del 2027 un gruppo di coraggiosi tenterà di salvare l'unico bambino nato sulla terra, per affidarlo a una comunità extraterritoriale clandestina chiamata Progetto Umano, raggiungibile solo via mare.
L'ipotesi di base del film di Cuaron è inverosimile (l' impossibilità di generare figli in un vicino futuro), ma gli scenari in cui la trama del film si sviluppa li conosciamo benissimo. Perchè sono la proiezione del nostro presente, nel quale terrorismo, sovrappopolazione, conflitti etnici, problemi dovuti all'immigrazione, inquinamento, superficialità, riduzione delle garanzie democratiche, potere detenuto da potenti oligarchie economiche al cui soldo stanno potenti apparati militari, sono la realtà di quanto ci scorre sotto gli occhi in televisione, in Internet o sui giornali.
Li conosciamo talmente bene che vederceli sbattuti lì tutti assieme, e guardare cosa stiamo diventando suscita un brivido.
Nel dipingere questo cupo futuro possibile Cuaron si destreggia piuttosto bene servendosi di un ottimo cast e di una buona sceneggiatura. Largo uso di macchina a mano, un paio di sequenze indimenticabili e una grande colonna sonora che meriterà veramente l'acquisto...
Quattro stelline