Questa era mia cugina....
Cara Dany, la domanda che nasce spontanea e tutti noi ci poniamo: “Perché Dio”.
“Perché Dio hai permesso questo!!!”, ti confesso che la rabbia che provo in questo momento e tanta, la voglia di spaccare il mondo mi assale, come un vulcano in prossimità per scoppiare, mietendo paura e odio a tutti, quel sentimento che provo, lo vorrei far provare a tutta l’umanità intera.
Perché Dio, ci hai rubato di una persona che emanava gioia e amore a tutti senza chiedere niente in cambio, senza un secondo fine con solo quella voglia di aiutare e regalare un sorriso a tutti.
Tu eri come un faro per ognuno di noi, grazie a quel faro noi ritrovavano sempre la strada per ritornare in porto trovando la nostra serenità.
Quando la nostra barca ha dovuto affrontare il momento più duro della vita, ci siamo ritrovati in mezzo al mare assaliti dalla tempesta terribile, atroce come la morte è: circondati da una nebbia molto fitta, con lampi tuoni, andando alla deriva senza vele e timone per dare una direzione all’imbarcazione, senza funi sulle quali non potevamo aggrapparci, sbalzati a destra a sinistra senza capire cosa fosse successo, avendo il dubbio; “E’ realtà o sto sognando”, in balia di onde altissime senza nessun punto di riferimento sul quale noi non potevamo orizzontarci per trovare il nostro porto; proprio quando la speranza si stava spegnendo in noi, abbiamo intravisto una lucina, quella lucina che al passar dei minuti diventava sempre più visibile e forte, con una forza tale da bucare e superare la nebbia più fitta, in grado da passare in mezzo a tuoni e lampi pronta per indicarci la strada di casa. Come volesse dirci: “Hei per di qua”!!!
Incoraggiati dalla luce che emettevi abbiamo avuto la forza di ripartire, riarmato la barca, fissato le funi, alzate le vele, ripreso il timone con tutte e due le mani, pronti per affrontare la tempesta in pieno petto, gridando; “Voglio ricominciare!!!”, senza paura, con quella voglia di ritornare a vivere e a credere in un domani migliore.
Tu eri questo per noi e per tutte le persone che ti conoscevano.
Il tuo sorriso, la tua faccetta sempre sorridente, le tue battute ci facevano sempre sorridere, possedevi un grande potere, quel potere che solo le persone genuine, vere, buone hanno; il potere di cancellare la malinconia, la tristezza delle persone.
Cara Dany, voglio pensare che sei partita per una lunga vacanza, in un posto esotico, dove ti immagino, anzi ne sono sicuro, sei seduta sulla sdraio, vicina al riva, con l’acqua che ti bagna i piedi, mentre bevi un drik esotico con l’ombrellino e la fetta di ananas sul bicchiere, quella vacanza che meriti e che un giorno quando avrai voglia o ti sarai stufata di tutto questo ozio, mi suonerai alla porta mi dirai:”Eccomi qua!!, Siccome che!! ho finito i soldi ed il Baffo non me li vuole dare sono ritornata a casa”, con il tuo sorriso stampato sulla faccia.
Dany tu, hai sempre fatto parte della mia famiglia, eri o meglio sei, la sorella che non ho mai avuto, e che avrei voluto con tutto il mio cuore.