A qualche mese dall'insediamento del nuovo governo spiccano alcune cose:
il numero record di ricorsi alla fiducia, la "maggioranza" che non c'è e l'avanzata dello stato nella sfera privata dei cittadini.
Il primo aspetto comporta che impedendo al Parlamento la sua stessa funzione ne viene così svilito e reso superfluo. Ma perché?
Perché Prodi per vincere le scorse elezioni ha messo insieme una squadra talmente eterogenea che è incapace di trovare un accordo al suo interno.
Secondo punto: i suoi seggi al senato sono insufficienti a garantire la maggioranza, ne è un esempio l'approvazione della finanziaria passata SOLO grazie al voto dei senatori a vita.
Questo fatto, che "la fiducia" venga ottenuta solo grazie a persone che nessuno ha eletto, mette dei dubbi sulla stessa ragione dell'ordinamento democratico: che senso ha chiedere il voto ai cittadini?
Questo governo è riuscito inoltre a rendere i cittadini ancora più soggetti allo stato, non solo per l'aumento della pressione fiscale ma come ad esempio nel caso del trasferimento del TFR all'Inps. D'ora in poi il cittadino per usufruire dei propri soldi, invece di rivolgersi a un soggetto col quale ha già uno stretto rapporto (l'azienda per la quale lavora), si dovrà rivolgere anche allo stato; figura senza volto che nulla ha (e dovrebbe avere) a che fare con la vita privata del cittadino (come la volontà di prendersi una casa).
Parlamento reso inutile, voto popolare privato di valore, cittadini sudditi: ma ha senso considerarci ancora liberi cittadini di una democrazia?