Il natale tira fuori il peggio della massa, l'ipocrisia. Ipocriti inviti a essere ipocritamente più buoni, più felici, mentre il mondo va identicamente a puttane come 2 settimane prima. Rivedere parenti ipocriti, essere ipocritamente felice di rivederli e pranzare con loro. Persino l'essenza della festa si basa sulla menzogna, con le finte storie di babbo natale, gesù, re magi, la cometa e i maomao e baobao vari. Una festa totalmente ipocrita fondata sull'ipocrisia.
L'altro aspetto folle è quello del consumismo matto e disperatissimo: vedere la plebe fare a calci e pugni agli ultimi minuti, per comprare qualcosa di totalmente inutile e che al destinatario non servirà assolutamente a nulla, e passata la trance di questo periodo relegherà su qualche scaffale o in qualche cassetto a far polvere. Comprare tanto, comprare tutto.
E guai a non fare così, altrimenti sei il gretto, l'insensibile, l'avaro volgarmente deriso nel canto di natale di carlo pistoloni. Bisogna essere buoni e generosi, perchè lo dice la tradizione, lo dicono i media, lo dice il popolo.
Mi spiace, ma io non ci sto. E dall'alto della mia torre riderò sinistramente dell'umanità sottostante