Giovani, creativi e con una buona idea. Ecco il concorso per "cambiare l'Italia"
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Solo i goivani possono salvare l'Italia, ergo mandiamo a casa tutti i dinosauri politici di entrambi gli schieramenti politici.
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L'iniziativa del Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive. Una gara di progetti su tecnologia, sociale, ambiente e territorio. Giovani, creativi e con una buona idea.
Ecco il concorso per "cambiare l'Italia"
Possono partecipare i cittadini italiani fra i 18 e i 35 anni. Ai vincitori contributi fino a un massino di 35 mila euro
VI sentite creativi, avete fra i 18 e i 35 anni, da tempo vi suona l'idea geniale in mente però vi suonano pochi centesimi in tasca? Questa può essere l'occasione. Trovate qualche amico, preparate il progetto e fate in fretta perché c'è un'opportunità che scade a metà marzo. Si chiama "Giovani idee cambiano l'Italia", è un concorso promosso e coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le Politiche giovanili e le attività sportive, per promuovere la creatività giovanile. Con una "erogazione di contributi", cioè soldi. Che alla fine è quel che serve a chi ha uno straccio di talento. L'iniziativa va di pari passo con la creazione, alla fine del 2006, dell'Agenzia nazionale per i giovani, in attuazione delle decisioni comunitarie. Va detto pure che la Finanziaria 2007 contiene i "Provvedimenti in materia di politiche giovanili" con una parte proprio su "I giovani e la creatività". Andiamo per ordine, vediamo che cos'è il concorso.
La questione non è complicata. Il bando, si diceva, si rivolge ai cittadini italiani fra i 18 e i 35 anni, che possono partecipare organizzandosi in gruppi di un minimo di quattro persone. Ci si muove all'interno di aree tematiche specifiche. Perché creativi sì, ma non è mica la sagra degli inventori. Ai vincitori, verranno assegnati contributi fino a un massimo di 35 mila euro. Attenzione: la domanda va inviata entro il 15 marzo.
Le aree tematiche, si diceva, riguardano ambiti vicini agli interessi della fascia d'età considerata. Tipo l'innovazione tecnologica: l'obiettivo, in questo caso, è contribuire al rilancio di una cultura orientata alla scienza e alla tecnologia, con un riferimento specifico allo sviluppo di software innovativi. Insomma, potrete mettere a frutto le notti trascorse ad armeggiare davanti al computer e sconsolatamente concluse a chattare con l'amico che vive a Tokyo, tanto per dire.
Se vi interessano di più le tematiche ambientali, c'è l'area dello "sviluppo sostenibile". Bisogna proporre idee che, ad esempio, consentano di ridurre le pressioni sull'ambiente. Se poi, allo stesso tempo, trovate anche il modo di valorizzare il patrimonio culturale (e ambientale) del Paese, tanto meglio.
Però servirebbero pure idee che rendano un po' più facile la vita quotidiana. Per questo c'è l'area tematica "Gestione di servizi urbani e territoriali per la qualità della vita dei giovani". Tanto per fare un bisticcio di parole, "idee di giovani per migliorare la vita dei giovani": l'accesso alla casa, al credito, alle risorse per la formazione, alla conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della vita. Last, but not least, la sezione "Utilità sociale e impegno civile": si premia la creatività applicata a obiettivi di solidarietà, volontariato, servizio alle comunità locali e impegno civile.
Detto questo, vale la pena tornare ai provvedimenti contenuti in Finanziaria su giovani e creatività. Anche qui, qualche vantaggio. Tipo (comma 318, "Detrazioni per i giovani creativi") la disposizione che prevede, a beneficio di chi ha fino a 35 anni, "che per i redditi derivanti dall'utilizzazione economica di opere dell'ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule o informazioni relativi a esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, la riduzione a titolo di deduzione forfettaria delle spese passi dal 25% al 40%".
E ancora, comma 287 e 288, "Credito di imposta per le etichette indipendenti": le piccole e medie imprese di produzioni musicali possono beneficiare di un credito d'imposta (fino a 100mila euro l'anno) come spese per produrre, sviluppare, digitalizzare, promuovere "registrazioni fonografiche o videografiche musicali per opere prime o seconde di artisti emergenti". Prevista anche un'esenzione dell'obbligo di iscriversi all'Empals (l'ente previdenziale di chi lavora nello spettacolo) per chi svolge attività di intrattenimento specifiche e saltuarie.
Insomma, messi insieme i provvedimenti della Finanziaria, il bando di concorso, il vostro talento, un po' di impegno, questa volta, chissà, potrebbe uscirne fuori qualcosa di buono. Fatevi venire un'idea.