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Discussione: Truffetta italiana

  1. #1

    Truffetta italiana

    Premetto che di famiglia siamo ingenui e che i miei genitori sono convinti che le mele marcie siano meno di quelle sane e questo sicuramente ci rende facili prede per i truffatori.
    Un anno fa mi si avvicina una super mercedes in parcheggio al lavoro. Abbassa il finestrino e trafelato mi chiede dov'è un famoso magazzino di abbigliamento.
    Rispondo che si trova a circa 40 km da dove eravamo e che a quell'ora con quel traffico non sarebbe mai arrivato in tempo.
    Il ragazzo spegne il motore, simula spossatezza e stizzito mi spiega che nella sua auto-portaerei ha un campionario d'abbigliamento e che è stufo di portarlo a spasso da settimane.
    "Sai cosa ti dico? Lo butto nel cassonetto e me ne torno a casa".
    A quel punto rispondo, ovviamente, "se proprio devi buttarlo, c'è il mio bagagliaio lì comodo".
    Scende dalla macchina e sottovoce mi dice: "potrei dire che me l'hanno rubato e poi ci mettiamo d'accordo".
    Capisco tutto e me ne vado.

    Oggi mio papà torna a casa e racconta una storia identica. Stessi indizi: macchinone da mafioso, atteggiamento da consulente globale e un baule pieno di campionario d'abbigliamento.

    La differenza è che poichè mio papà ha un'aria distinta il truffatore ha usato nomi di griffes tipo Gucci o Armani mentre a me quella volta era stato proposto un campionario di una catena di magazzini di basso livello. Forse devo rimodernare il mio look!

    La cosa triste non è la truffa di per sè ma ai danni di chi viene fatta.
    Un mio amico "camionaro" mi ha spiegato che i capi vengono confezionati da laboratori sparsi nelle zone depresse d'Italia dove lavorano anche bambini in condizioni pari a quelle dei Cinesi.
    Gente disperata che pur di lavorare è disposta a tutto ed sono loro che la truffa la subiscono veramente.


    Da SuSE a Ubuntu e da KDE a Gnome dopo 14 anni senza battere ciglio.

  2. #2

    Re: Truffetta italiana

    Originariamente inviato da omeomerie
    ... Stessi indizi: macchinone da mafioso, atteggiamento da consulente globale e un baule pieno di campionario d'abbigliamento.
    Mah, chiedi a consulting se ne sa qualcosa... :master:

  3. #3
    Sono i cosidetti "magliari" e si sono truffe, anche se una persona che potenzialmente sarebbe d'accordo nel commettere una truffa e poi rimane truffato non merita "compassione" o tutela
    il tempo si fa i fatti suoi

  4. #4
    non ho capito bene....
    La truffa stà nel fatto che i vestiti proposti sono dei falsi spacciati e vendunti ad un prezzo "quasi da originali"?
    Ma questa vendita praticamente "porta a porta" non è poco conveniente per il truffatore? :master:
    Un bacio può cambiarti la vita. Non sempre in meglio.
    Bloggami tutto

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    cmq la qualità di quel tipo di vestiario non è male, tant'è che spesso ci cascano anche gli stessi negozianti: non riescono a distiguere il buono dal falso.

    di falso c'è solo la marca, che ti vendono ovviamente ad un prezzo vantaggioso..

    per dirti, in qualche negozio "buono" potrebbe capitarti un vestito contraffatto e nessuno se ne accorge, nemmeno il proprietario del locale, truffato a sua volta
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Originariamente inviato da Angioletto
    cmq la qualità di quel tipo di vestiario non è male, tant'è che spesso ci cascano anche gli stessi negozianti: non riescono a distiguere il buono dal falso.

    di falso c'è solo la marca, che ti vendono ovviamente ad un prezzo vantaggioso..

    per dirti, in qualche negozio "buono" potrebbe capitarti un vestito contraffatto e nessuno se ne accorge, nemmeno il proprietario del locale, truffato a sua volta
    oserei aggiungere che queste truffe sono proprio insite per come è gestito il mercato dell'abbigliamento.. : è una truffa nella truffa
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  7. #7
    Originariamente inviato da Angioletto
    spesso ci cascano anche gli stessi negozianti: non riescono a distiguere il buono dal falso.
    se uno ti ferma per strada per venderti qualcosa in quel modo, o e' un falso o e' rubato, e credo che lo sappia anche il negoziante.

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Originariamente inviato da DeBe99
    se uno ti ferma per strada per venderti qualcosa in quel modo, o e' un falso o e' rubato, e credo che lo sappia anche il negoziante.
    beh, ma quello è solo un modo per introdurre i falsi nel mercato..
    vuoi davvero pensare che sia l'unico modo?
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  9. #9
    Originariamente inviato da Angioletto
    beh, ma quello è solo un modo per introdurre i falsi nel mercato..
    vuoi davvero pensare che sia l'unico modo?
    No, dico che il negoziante non e' che ci casca, gli sta bene prendere quello che sta prendendo.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Originariamente inviato da DeBe99
    No, dico che il negoziante non e' che ci casca, gli sta bene prendere quello che sta prendendo.
    uhm..
    può anche darsi...ma talvolta -ed è vero- ci cascano pure loro..
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

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