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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Dwarf
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    Si sono accorti della ca77ata ?

    Ticket sulle prestazioni sanitarie specialistiche e di diagnostica, marcia indietro: torna in forse l'aumento di 10 euro per i cittadini stabilito nella Finanziaria 2007 . Lo annuncia il Ministero della Salute in una nota.

    Il Governo, di intesa con le Regioni, sta seguendo l’applicazione delle norme previste in Finanziaria in materia di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie specialistiche e di diagnostica. Al riguardo si rilevano alcune criticità connesse all’integrazione delle nuove disposizioni con quelle in passato assunte autonomamente dalle singole Regioni, nonché alle specificità regionali di carattere organizzativo, assistenziale e di mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario.

    A fronte di tale situazione il Governo ha deciso di predisporre misure, da condividere con le Regioni nella riunione prevista per il prossimo 18 gennaio tra il Ministro della Salute Livia Turco e gli Assessori Regionali alla Sanità, che consentano, nel quadro di quanto previsto dalla legge Finanziaria 2007 e del Patto per la Salute con le Regioni, una maggiore flessibilità nell’applicazione delle disposizioni in materia di ticket sulla specialistica e la diagnostica.

    La Finanziaria ha aumentato di 10 euro il contributo dei cittadini che richiedono esami diagnostici e visite specialistiche. Oggi si paga 46,15 euro per un massimo di otto prescrizioni contro 36,15 euro dello scorso anno. Da 10 anni la cifra non veniva ritoccata. Ma facendo perno sulla devolution molte Regioni avevano legiferato per conto proprio, in alcuni caso abolendo il ticket e questo ha creato parecchia confusione.

    Con riferimento alla comunicazione del ministero della Salute che il Governo riesaminerà insieme alle Regioni il ticket su specialistica e diagnostica previsto in Finanziaria, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Valuto positivamente la disponibilità del Governo di intervenire, di concerto con le Regioni, sugli effetti indesiderati e negativi dell´applicazione della finanziaria in relazione alla compartecipazione ai ticket sulla specialistica e la diagnostica, così come da noi richiesto".

    Giusto e opportuno è il passo indietro sui ticket per il segretario confederale di Cgil, Achille Passoni. Secondo la Cisl la norma va abolita assieme agli oneri fiscali sulla seconda casa: "La pesantezza della Finanziaria su pensionati, lavoratori e cittadini non ha tardato a farsi sentire", denuncia ancora il segretario Sergio Betti.

    Fonte: Ufficio stampa Ministero della Salute 2007.


    http://it.news.yahoo.com/16012007/25...ro-ticket.html
    - La chiesa è vicina, il bar è lontano, la strada è ghiacciata. Camminerò con attenzione
    (Vecchio proverbio russo)

  2. #2

    un parere di un utente di un blog

    Credo che sul tormentone delle tasse nato dal testo della legge finanziaria voluta dal ministro Tommaso Padoa Schioppa stiano facendo un po’ tutti i furbi, a partire da Padoa Schioppa e Romano Prodi. Le aliquote tirate in ballo e illustrate dai giornali e dagli altri mass media sono infatti tutte fasulle, o meglio sono vere ma incomplete. Vediamo perché. Oltre alle tasse che si pagano direttamente con trattenute sullo stipendio, o con la dichiarazione dei redditi per professionisti e imprenditori non a stipendio, ognuno di noi paga anche l’Iva su tutto ciò che acquista, dall’acqua, luce, gas e telefonate pagate con le relative bollette fino all’acquisto di un’auto o di un computer o di una casa o di un leccalecca. L’Iva la si paga con il conto al ristorante o con lo scontrino del caffè, la si paga quando si va dal barbiere o dal parrucchiere, quando si va dal dentista, dal meccanico (nei rari casi in cui costoro emettano fattura o ricevuta fiscale....), quando si acquista un biglietto del treno o del tram o di aereo. Il canone televisivo è una tassa. E siamo al punto che per finanziare una missione più o meno di pace come in Kosovo, Afganistan, Iraq e Libano si dovrà istituire una tassa apposita: sotto il fascismo gli sposati per supportare le spese di guerra davano ‘oro alla Patria’, regalando allo Stato le fedi nuziali; oggi si profila all’orizzonte qualcosa che somiglia all’’oro alla Pace’...



    Quando facciamo il pieno di benzina, ma anche se ci limitiamo a prenderne un litro, la cifra che paghiamo è quasi tutta composta da tasse, ben oltre l’usuale 18-20% delle altre merci: nei carburanti le tasse arrivano infatti attorno al 90% del prezzo. Idem per le sigarette e i monopoli di Stato in genere. Se spediamo una lettera c’è da pagare i francobolli e se dobbiamo fare un atto pubblico c’è da pagare la carta da bollo, le marche, ‘i ciceroni’, ecc. Ma non è finita. Per viaggiare in autostrada – che è dimostrato sono le peggiori d’Europa - dobbiamo pagare il pedaggio, che è un’altra tassa, contrariamente a ciò che avviene in altri Paesi europei. Il giornalista specializzato in economia e finanza Peppino Turani una ventina di anni fa calcolò che su 12 stipendi che riceviamo nel corso dei 12 mesi dell’anno ben 7 se ne andavano in tasse! Vale a dire: noi già 20 anni fa ogni anno lavoravamo 7 mesi per lo Stato e solo 5 per noi e i nostri cari. Pazzesco. O no? Oggi la situazione temo sia peggiorata: sulla mia busta paga infatti è nel frattempo comparsa la tassa regionale, che si porta via più di 100 euro al mese, e il Comune di Milano da qualche tempo mi fa pagare quasi 400 euro l’anno di tassa per la raccolta delle immondizie. Ma la situazione sicuramente peggiorerà in futuro. Ciò che il governo Prodi taglia agli enti locali per tentare risanare il bilancio dello Stato verrà recuperato dagli stessi enti locali con nuove tasse: tasse ‘di scopo’, tasse di ‘ingresso nei centri storici’, tasse di ‘ingresso nelle città d’arte’, tosatura delle auto che vanno in centro per creare, sul modello londinese, la ‘tassa per la lotta all’inquinamento’, ecc., ecc. Un Comune o una Regione che vorranno varare una qualche iniziativa potranno varare una apposita tassa ‘di scopo’ per finanziarla.



    Pagheremmo tutti più volentieri le tasse se in cambio lo Stato, e gli enti locali che stanno diventando forti tassatori, ci dessero qualcosa in cambio. Il problema è che in cambio abbiamo poco più di un pugno di mosche, servizi sempre più scadenti. Le strade sono pericolose, i vigili urbani e la polizia stradale si vedono poco e niente, idem i carabinieri e la polizia che dovrebbero vigilare sul territorio. La scuola fa sempre più pena e continua l’assalto ai suoi danni per favorire le scuole private, che si pagano di tasca propria. Idem e anzi peggio per l’assistenza sanitaria. Non parliamo delle pensioni! O ci si fa una pensione integrativa – e mi chiedo con quali soldi potranno mai farla i giovani se nessuno li assume con contratto a tempo determinato – oppure si fa la fame con le pensioni dell’Inps. Se si è anziani e invalidi e si ha bisogno di assistenza, per esempio di una badante, sono dolori, attese e umiliazioni estenuanti, io ne so qualcosa a causa dell’invalidità crescente di mio suocero. Dimenticavo l’edilizia popolare, ma è meglio non parlarne tanto è un capitolo vergognoso.



    Conclusione: si tratta di tasse o di rapina? Se ci danno in cambio servizi, sicurezza, istruzione e possibilità di socializzazione adeguate, di buon livello, si può parlare di tasse. Altrimenti si tratta se non proprio di grassazione e di rapina quanto meno di ingiustizia. E di ingiustizia crescente. Anche perché la pressione fiscale si scarica sempre, e sempre di più, su chi le tasse già le paga tutte e non può evaderle perché vive del proprio stipendio, e si premiano invece ancora una volta gli evasori e i furbi in genere. Che, guarda caso, sono poi i più pronti a gridare a favore dello ‘scontro di civiltà’, cioè a fare il tifo per la guerra: tanto, a pagarla saranno sempre e solo gli altri, i contribuenti con i loro quattrini e i giovani con il pericolo di rimetterci la vita arruolandosi come volontari.

  3. #3
    ma non potevate linkare le notizie e il commento anzichè fare copia/incolla?

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    peccato, tassare i codici bianchi mi sembra ancora un'ottima idea
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Kavaweb
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    Originariamente inviato da Druzya
    peccato, tassare i codici bianchi mi sembra ancora un'ottima idea
    I love Ctrl+Z

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di @rgo1
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    ma dove ca77o viviamo...

    è di ieri la notizia che ogni anno centinaia di tranvieri ATM Milano si licenziano perchè con 980/1000eu mese di stipendio non riescono a mantenersi a Milano e tornano al paesello...

    e qual'è la soluzione illuminata del comune di milano?

    diminuiamo le tasse su acqua e rifiuti.

    ma nel mio budget le voci maggiori sono Metano, Enel, ICI e poi forse i rifiuti...ma l'acqua!!!!
    che presa per il culo...

    intervistano il sindacalista: quali sono i lavori che possono garantire la stabilità?

    risposte:
    in banca ormai non più
    nei centri comm.li nemmeno perchè ormai si fanno solo contratti part time e magari anche su turni (difficilmente conciliabili con altri lavori)
    nei call center neanche perchè ormai siamo arrivati a paghe orarie da 3,5eu/h lordi e poi anche lì part-time, turni...

    e quindi?

    quindi boh.

    forse si salva il lavoro del sindacalista?

    Milano è diventata il capoluogo dei disperati, basta guardare sui metrò, una volta ci trovavi i manager rampanti, le segretarie che se la tiravano, la gente bene con cagnolino e borsalino, oggi siamo tutti stipati e tutti con le pezze nel culo...

    e milano si svuota e si riversa in provincia dove trova un nulla più vivibile (aria, traffico, servizi) ma pur sempre unaltro nulla (lavoro, stipendi)

    buona serata.

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