Mel Gibson del cacchio.
Allora, non ho preconcetti nei suoi confronti. Essendo lui stato Mad Max in Interceptor, per me è e rimane sempre e comunque un mito post-atomico.
Però è il secondo film di seguito che mi fa incazzare.
Ieri sera sono stato con il mio fidanzato a vedere Apocalypto.
Però voglio fare un passo indietro. Io sono una persona sensibile. Quando vedo qualcosa di commovente, al cinema, apro i rubinetti e piango anche.
Il finale di Qualcuno Volò, mentre l'indianone sradica il lavandino da terra, lì comincio a singhiozzare e finisco tre ore dopo.
In Kramer contro Kramer ho pianto già ai titoli di testa.
Il Miglio Verde, ad un'ora dalla fine comincio a mangiarmi i fazzolettini.
Forrest Gump, quella fottuta piuma mi distrugge ogni volta.
Kill Bill, sì anche in Kill Bill, quando mettono a letto la bimba, comincio a tirare su col naso.
Potrei andare avanti all'infinito, ma mi fermo, perchè solo a ripensarci sto piangendo anche ora.
Beh, fatta questa premessa, perché mi incazzo, direte voi?
Perché sia in The Passion che in Apocalypto, al di là della violenza, delle polemiche, di quello che volete, ci sono scene costruite appositamente per commuovere, come è normale che sia in ogni film. Eppure, dentro, non mi hanno mosso un alito. Niente. Freddo totale. Tant'è che mi sono chiesto a più riprese: "Sto diventando un insensibile stronzo?".
No! Perché poi a casa ho preso in mano la videocassetta del Colore Viola e ho cominciato a piangere, quindi non sono io.
E' Mel Gibson! E' lui ad essere totalmente incapace di trasmettere emozioni.
E' per forza colpa sua.
Ecco, questa è la mia recensione.
Ciao.