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  1. #1

    Ormai sono monotematico

    Cari ragazzi,
    vi scrivo ancora di problemi legati alla ricerca del lavoro.
    Che palle, eh?
    Non ho però intenzione di parlare di me, se non in maniera indiretta: vorrei chiedere consiglio sulla situazione della mia morosa.

    Parto da una considerazione: lei è una che naviga poco in internet, e questo la frega.
    Navigando si possono reperire informazioni, il che è un buon 80% della ricerca del lavoro.
    Infatti la differenza tra un disoccupato ed un occupato la fa spesso una singola informazione.
    Le informazioni a cui mi riferisco sono relative alle aziende, ai database delle agenzie web, alle possibilità di ulteriore formazione e soprattutto al contatto (virtuale) con le persone.
    In giro per la rete si chiacchera con tanta gente che dentro le aziende ci lavora, sa di cosa si parla, sa come ci si presenta, come si deve fare un colloquio.
    Qui dentro ho letto un mucchio di consigli giusti, in questi giorni.
    I consigli giusti sono merce rara.
    Si anche sentono tantissime voci, che non sono casino ma spunti di discussione.
    Meglio di un centro per l'impiego, io ne sono convinto.
    La ragazza non si muove neanche tanto sul profilo delle conoscenze.
    Per intenderci: non fa la telefonatina al conoscente che lavora nel settore per chiedergli che fa di bello, che c'è in giro di interessante, ecc. .

    Quindi chiedo io per lei, e non le dico niente.

    E' laureata in Psicologia del Lavoro con 110/110, diploma magistrale.
    Tirocino post-laurea in centro per l'impiego (esperienza che le è molto piaciuta ma ambiente in cui non si entra, in sostanza) e società privata.
    Poi esperienza in agenzia interinale: si è presa male con una collega ed al termine del periodo di stage è finita lì.
    "Da adesso non mi interessa che lavoro faccio, va bene uno qualsiasi".
    -> Impiegata presso una società con mansioni amministrative: stipendio buono, lavoro buono, lasciata a casa a termine periodo per (dichiarate) ragioni di convenienza economica nell'assumere un'altra. Infatti lei era la n-esima.
    Quando si fa una cosa per cui non si è studiato la professionalità e bassa e sei facilmente sostituibile.
    Le viene in mente che vuole insegnare.
    In una scuola per l'infanzia.
    Fa supplenze e le piace molto, ma per insegnare in una scuola per l'infanzia serve la laurea in Scienze della Formazione.
    Senza non si insegna.
    Siamo ad oggi.
    A Settembre ha l'esame per iniziare la suddetta facoltà, facendosi passare qualche esame doverebbe cavarsela in 3 anni ed essere sostanzialmente certa, poi, di avere un posto di ruolo in termini brevi.
    Il punto è che l'esame è un test d'ingresso. 300 posti.
    Prima mi chiama agitata dicendo che le è venuto in mente che se per caso non passa si ritrova che non sa che fare.
    Il suo programma era quello di fare supplenze fino all'estate, studiare In Luglio e Agosto (niko si spera che trovi un lavoro e guadagni, nel frattempo, altrimenti i soldi per la pizza se li deve far dare dai suoi...) e fare l'esame a Settembre.
    Poi studiare facendo supplenze.
    Laurearsi, avere il posto, fare un figlio, invecchiare, morire.
    I miei consigli:

    -Valuta la possibilità di sostenere la prova anche in altre università.
    -Valuta la possibilità di fare domanda anche presso asili privati, tipo parrocchiali, dove (credo) si possa insegnare anche senza laurea in Scienze della Formazione.

    Ma soprattutto:

    -Sei sicura che con la tua laurea non trovi nulla che ti piaccia? Esistono solo le agenzie interinali?
    -Non è che forse è il caso di specializzarsi ulteriormente in qualcosa che ti interessa nell'ambito della laurea che già hai? Magari facendo un master, piuttosto che prendere una seconda laurea.
    -Chiama TUTTI i tuoi ex colleghi e chiedi che fanno, se si muove qualcosa, se ci sono corsi od altro che siano interessanti.

    I suoi genitori sono molto sereni nel pensare di pagarle gli studi per altri anni, io sono molto sereno nel pensare che per questi anni in cui io lavorerò e lei studierà potrò risparmiare come una piccola formichina operosa e comprarmi un Suzuki Gsx-r 1000 k6 che mi viene su anche di quinta.
    Siamo tutti sereni, meno lei.
    Io dico che se si informa bene sulle alternative arriva poi all'esame bella fresca, rilassata, preparata e calma. Poi se va bene, se non va chissenefrega.
    MA DI CHE PARLATE??

  2. #2
    Come fa ad essere certa che appena laureata si metterà ad insegnare?
    E dove, pubblico o privato? E... con contratto fisso?

    Quanti anni ha?

  3. #3
    Originariamente inviato da dokk
    Come fa ad essere certa che appena laureata si metterà ad insegnare?
    E dove, pubblico o privato? E... con contratto fisso?

    Quanti anni ha?
    Appena laureata (io ho capito da quel che dice lei da info reperite mi pare al sindacato) avrà una megaposizione in graduatoria per le supplenze (leggi supplenze annuali o comunque pseudostabilità economica) e di lì a poco avrà il posto fisso.
    E' 'na cazzata si?
    Nel pubblico, dico.
    Nel privato mi sa che non serve la laurea in Sc. Form., ma non ho certezze su questo.
    Contratto fisso si, di ruolo.
    26 anni.
    MA DI CHE PARLATE??

  4. #4
    Sarò franco:
    Eeeeeeeeeeeeh?

    I precari nella scuola sono cosa risaputa, c'è gente che fa supplenze da 10 anni senza entrare di ruolo. A questo aggiungici che sono state bloccate le nuove assunzioni nel settore pubblico (esclusa la regolarizzazione dei precari già presenti).
    La sua certezza mi sembra sia decisamente sovraddimensionata.
    Mi auguro per lei il contrario, cioè che abbia torto io e ragione lei, ma ne dubito fortemente...

  5. #5
    Originariamente inviato da skidx
    Sarò franco:
    Eeeeeeeeeeeeh?

    I precari nella scuola sono cosa risaputa, c'è gente che fa supplenze da 10 anni senza entrare di ruolo. A questo aggiungici che sono state bloccate le nuove assunzioni nel settore pubblico (esclusa la regolarizzazione dei precari già presenti).
    La sua certezza mi sembra sia decisamente sovraddimensionata.
    Mi auguro per lei il contrario, cioè che abbia torto io e ragione lei, ma ne dubito fortemente...
    Cosa vuoi che ti dica, caro skidx?
    Grazie del tuo contributo, non mancherò di farle presente la cosa.

    http://www.repubblica.it/2007/01/sez...unni-2008.html

    Mi chiedo, in quest'ottica, la gente che si iscrive alla siss come può dormire sonni tranquilli.
    Assurdo, comunque, fare progetti su presupposti inesatti.
    Fare le cose con informazioni scarse e sbagliate è una garanzia di insuccesso.
    Io le consiglierò ad oltranza di arrangiarsi con quel che ha, che non è una licenza elementare ma una laurea.
    MA DI CHE PARLATE??

  6. #6
    Sono d'accordo con Scolopendrax.

    Cercare un lavoro adesso che è giovane e con una laurea col pieno dei voti è meglio che mettersi in graduatoria a 29 anni.

  7. #7
    Originariamente inviato da dokk
    Sono d'accordo con Scolopendrax.

    Cercare un lavoro adesso che è giovane e con una laurea col pieno dei voti è meglio che mettersi in graduatoria a 29 anni.
    Sei d'accordo anche con me, solo che è lei che decide perchè la vita è sua ed a lavorare ci deve andare lei, e deve essere felice.
    La preoccupazione che mi spinge a cercare qualche dritta (una ricerca, lo ripeto, non richiesta) è che girando per gli uffici in cui dovrebbe trovare informazioni le dicono cazzate, spesso confuse.
    Il vecchio sghescia mi ha detto "una cosa risaputa", per citare lo stesso sventrax, ma che non sono certo che lei consideri adeguatamente.
    Bof.
    MA DI CHE PARLATE??

  8. #8
    Oltre che monotematico aggiungerei prolisso.

    Per il resto concordo con dokk

  9. #9
    Originariamente inviato da wop82
    Oltre che monotematico aggiungerei prolisso.

    Per il resto concordo con dokk
    E' che non ho niente da fare, sono disoccupato.
    MA DI CHE PARLATE??

  10. #10
    Originariamente inviato da nikoèstancoehasonno
    Sei d'accordo anche con me, solo che è lei che decide perchè la vita è sua ed a lavorare ci deve andare lei, e deve essere felice.
    Ehm... sarà felice a 45 anni facendo supplenze?

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