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  1. #1

    Quando si giocava per strada alias il potere evocativo di un oggetto

    Ho ritrovato, in una vecchia cassapanca nella cantina di mia madre, la barra di legno con una piccola ruota su cuscinetti a sfera , che serviva a guidare una specie di asse (che da noi si chiamava "carelòt") sulla quale ci si faceva trascinare da un amico in bicicletta sull'asfalto reso rovente dal sole d'estate.

    Mi sono seduto ed ho continuato a rigirare tra le mani quell'oggetto , quella parte di un gioco che ormai non ho più, ma che mi ha riportato alla mente i lunghi pomeriggi con gli amici trascorsi per strada a giocare.

    Ogni gruppo aveva un tratto di strada di propria competenza, guai a sconfinare !
    Alle 14.30 in punto non c'era mamma che tenesse : tutti per strada e via.

    Chi passava in auto o in moto per quella strada sapeva bene che doveva andare piano perche' dietro l'angolo c'era sempre un gruppo di ragazzini che giocavano a calcio o a pallavolo : sì, a pallavolo, perchè noi si tirava una bella corda da una parte all'altra della strada, fissata da una parte ad un cancello e dall'altra ad un cartello stradale. Di macchine ne passavano talmente poche che , chi arrivava, sapeva di dover pazientare per il tempo che noi si slegasse la corda da un lato e lo si facesse passare. Il tutto con calma, ovviamente.

    La strada era campo da calcio, da pallavolo, pista d'atletica o di gare in bicicletta o di carelòt, di sfide a bussolotti e di interminabili gare di biglie o di figu.

    Bella la strada, dove i giochi si inventavano, si costruivano : niente campi da calcio o strutture già pronte, niente palestre o piste di terra battuta. La strada era tutto questo e anche di più.
    Fino a un istante prima era ancora l'inverno dell'Ohio...

  2. #2
    lo dice anche bersani

    "i palloni incastrati sotto le marmitte a ricordare quando fuori si giocava tra le 127"
    che vita...

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    già, che bei tempi...

    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di nestore
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    wow!!!!! i punti di sutura e la ghiaia nelle ferite!!! le scappottate in bici dentro la vetrina del fotografo in basso alla discesa!!!!! gli specchietti sradicati dal mitico pallone TANGO dotato di peso specifico e accelerazione superiore al piombo in caduta libera!

  5. #5


    Che bei tempi....
    Io mi ricordo che andavo a giocare a pallone a casa di un amico....
    nel condominio avevano un cortile e le serrande dei box facevano da porte ....
    ogni gol rimbombava mezzo paese
    [...Ubi iacet dimidium, iacet pectus meum...]

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di ilgiovo
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    la mia tarda infanzia fatta di pomeriggi a zonzo per il quartiere si può sintetizzare nella mia BMX



    ragazzi, che bici
    Cacca!

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    Ah, quanti ricordi

    Lividi, lussazioni, fratture, abiti strappati, corse a piedi nudi sull'asfalto, le olimpiadi rionali in concomitanza con Los Angeles '84, le 3 medaglie di legno color oro e 1 di legno color argento vinte...



  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di ilgiovo
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    Originariamente inviato da nestore
    wow!!!!! i punti di sutura e la ghiaia nelle ferite!!! le scappottate in bici dentro la vetrina del fotografo in basso alla discesa!!!!! gli specchietti sradicati dal mitico pallone TANGO dotato di peso specifico e accelerazione superiore al piombo in caduta libera!

    e i super tele! gli unici palloni con cui era possibile riprodurre la dinamica dei tiri di Holly e Benji, che tu tiri dritto e il pallone va per i cazzi suoi un po' di qua un po' di là
    Cacca!

  9. #9
    Originariamente inviato da ilgiovo
    e i super tele! gli unici palloni con cui era possibile riprodurre la dinamica dei tiri di Holly e Benji, che tu tiri dritto e il pallone va per i cazzi suoi un po' di qua un po' di là


    e il super santos, una via di mezzo tra i due
    “Guardo in alto mentre cammino, così le lacrime non scenderanno...”
    Kyu Sakamoto

  10. #10
    Anche citofonare la signora del primo piano, perchè ancora una volta, per l'ultima però, quel pallone era volato troppo in alto.... le panchine sui cofani delle auto, le guerre con bombolette ed uova con la scusa del carnevale..... bei tempi
    il tempo si fa i fatti suoi

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