Mai fidarsi quando ti propongono di andare a vedere un film e non sei per niente convinto di andarci.
Mai fidarsi soprattutto quando leggi distrattamente che il regista è Paul Verhoeven, che sarà anche stato bravo a far mucchi di soldi a Hollywood con film come Atto di forza – Basic istinct - Robocop ecc..., ma non mi si venga a dire che son film che rimangono scolpiti nella storia del cinema…
Blockbuster con grandi budget e nulla più, buoni per qualche serata televisiva di puro scazzo…
Così questo film poteva anche diventare qualcosa di buono in mano ad un altro regista, perché la storia è interessante e il tema del doppio gioco di molti dei protagonisti poteva fornire un ottimo materiale di partenza, ma in mano a Verhoeven tutto ciò diventa un altro dei suoi soliti film, una sorta di thriller tra lo spionistico, il bellico e l’action film…
Per cui il risultato è piuttosto superficiale, maldestro, con il solito contorno di belle figliole nude che tanto piacciono a questo regista, ma che sono tanto poco vestite quanto poco credibili.
Così la candida e bella attricetta ebrea cui hanno appena sterminato i genitori, richiesta di andare a letto con un ufficiale delle SS, ci va ridendo e senza fare una piega dopo 10 minuti di film, e pure si innamora.
Manco un conflitto di coscienza, nemmeno una sbavatura di rossetto…
Bah…
Peccato, si salvano la fotografia e la cura scenografica, anche se un capitano delle SS con i capelli LUNGHI è comunque inconcepibile.
* e mezzo, anche troppo…