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  1. #1

    ARTE: Le straordinarie ed espressive teste di Messerschmidt

    Riprendo il filo del discorso sull'arte per parlare di un artista particolare e non molto noto, ma molto originale e "divertente".
    Discendente da una schiatta di scultori Franz Xaver Messerschmidt (1736-1783) studiò da suo zio Johann Baptist Straub , scultore alla corte di Monaco.
    Si dedicò quindi alla decorazione dei cannoni, lavorando all'Arsenale di Vienna.
    Specializzato in ritratti molto realistici Messerschmidt diventa membro dell'Accademia di Vienna e assistente alla cattedra di scultura.
    L'artista è molto stimato per il suo grande talento ma diventa ben presto "ingestibile" a causa delle sue "paranoie".
    Messerschmidt , psicologicamente instabile, va ad abitare dal famoso (e un po' ciarlatanesco) medico Franz Anton Messmer che gli espone le sue teorie sul "magnetismo animale": un fluido vitale rapportato al dolore.
    L'artista esegue ben 69 busti fisiognomici in vari materiali che, nonostante le altre bellissime sculture eseguite, saranno quelli che gli daranno notorietà.
    Comincio a farvi vedere questo "Uomo di cattivo umore" acquistata all'asta da Sotheby's per 4,8 milioni di dollari dal Louvre.
    La testa era al Museo Storico di Vienna ma fu poi restituita al legittimo proprietario (Richard Beer-Hofmann) che ne fu spogliato dai nazisti.
    Il Louvre non aveva nessuna delle 43 "teste espressive" a tutt'oggi rimaste.


  2. #2
    La maggior collezione di teste espressive di Messerschmidt è quella del Belvedere a Vienna da cui proviene questa foto.
    La testa è scolpita nell'alabastro giallo mentre la precedente era di piombo.
    Messerschmidt usava infatti, indifferentemente, i materiali più diversi.


  3. #3

  4. #4
    Anche questo "Salvato dall'annegamento" appartiene alla serie del Belvedere ed è in gesso.
    L'originale da cui fu tirata questa testa era in alabastro e apparteneva anch'essa a Beer-Hofmann.


  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    la prima testa rappresenta fedelmente la mia espressione quando mi sono alzato stamattina
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

  6. #6
    Le teste d'espressione furono ritrovate nello studio dell'artista alla sua morte e vennero esposte in un baraccone al Prater dove attirarono i visitatori che decretarono loro un grande successo.
    Alle teste venivano dati nomi assai stravaganti e spesso poco pertinenti.
    Questa testa fu chiamata ad esempio "Vecchio piagnucoloso" e "Odore che irrita fino allo stordimento" oltre all'attuale "Pazzo biricchino".
    E' la n° 35 della serie ed è di Alabastro giallo.


  7. #7
    L'artista spesso riproduceva i pazienti del dottore da cui abitava, ma altre volte si autoritraeva.
    A volte tra un suo autoritratto e l'altro vi erano numerose differenze, probabilmente dovute al suo delirio schizofrenico.
    In questo busto in gesso tirato dall'originale si ritrae con un'originale pettinatura.


  8. #8
    Ecco un altro gesso, il n° 2 della serie, in cui si rappresenta completamente calvo.
    Secondo le teorie sul dolore del medico-ciarlatano presso cui viveva, una "crisi" era necessaria per ritrovare l'equilibrio.


  9. #9
    Questa è la testa n°15 in alabastro maculato conservata anch'essa al Belvedere.


  10. #10
    Originariamente inviato da matra
    Questa è la testa n°15 in alabastro maculato conservata anch'essa al Belvedere.

    [img ]http://img109.imageshack.us/img109/4355/messer07mm3.jpg[/img]
    Qui c'era qualcuno dietro...

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