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Discussione: Il tifo.

  1. #1
    Utente di HTML.it
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    Il tifo.

    Non da salmonella typhi, quello sportivo

    Salotto della domenica pomeriggio: cos'è il tifo, per voi, in cosa consiste?

    In gioventù ho avuto un moroso che giocava a rugby (serio, era in una squadra in serie B): se le davano di santa ragione, roba che a fine partita erano tutti ridotti regolarmente molto peggio di come ogni tanto capita ad un giocatore di calcio (il quale fa scene che neanche una primadonna ), poi spesso si andava tutti a mangiare una pizza insieme


    Voglio dire, io ho tifato molto per atleti/squadre di sport che praticavo e amavo, ma insomma, li ammiravo, loro e la loro bravura, speravo che vincessero eccetera, ma non ho mai provato odio per gli avversari; anzi se erano bravi, ammiravo pure loro

    Panatta le ha prese di santa ragione da Borg più di una volta, per esempio: mi dispiaceva, ma Borg era il mio mito. Era BRAVO, aveva classe, era un campione.


    E' cambiato lo sport, è cambiata la gente?

    O dipende dal tipo di sport?


    E' tifo, quello che impone o comporta principalmente o comunque anche l'astio nei confronti degli avversari, anche se sono bravi, ed è del tutto a prescindere dalle prestazioni atletiche?

  2. #2
    Orazi e Curiazi
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da taddeus
    Orazi e Curiazi
    Guelfi e ghibellini


    C'entra un casso Tad; cos'è il tifo sportivo?

    Cosa vuol dire fare il tifo per un atleta o una squadra?

  4. #4
    Campanilismo, non vedo altro.
    La propria rappresentanza che 'combatte' contro l'altra.

    O no?
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  5. #5

    Re: Il tifo.

    Originariamente inviato da nillio
    E' tifo, quello che impone o comporta principalmente o comunque anche l'astio nei confronti degli avversari
    Finchè rimangono avversari non ci vedo nulla di male, anzi. E' quando si inizia a vedere quelli vestiti con gli altri colori come nemici che bisogna preoccuparsi.

  6. #6

    Re: Re: Il tifo.

    Il tifo prevede gli sfottò contro gli avversari, i cori, l'incitamento ecc... ma quando sfocia in odio, la gente che ha questo odio dentro, è malata e secondo me avrebbe bisogno di uno psicologo. E' una malattia..

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Momento; lasciate perdere gli eventi calcistici contingenti, io parlo (io mi domando) proprio cos'è per la gente il tifo adesso.

    Ovviamente lo rapporto a me stessa, e alla gente che faceva il tifo quando lo facevo io.

    Esempio: quando ai miei tempi Il cancellino scattava e Gros o Plank partivano, io avevo l'adrenalina a 300.000, ero talmente tesa ed eccitata che ancora un po' (poco eh) sciavo io pure, seduta

    Erano istanti micidiali, io soffrivo, letteralmente. Ma MAI, mai neanche per un istante, ho odiato gli altri atleti, o sperato che si rompessero una gamba

    Se vincevano mi disperavo, ma riconoscevo che erano più bravi

  8. #8
    Originariamente inviato da nillio
    Erano istanti micidiali, io soffrivo, letteralmente. Ma MAI, mai neanche per un istante, ho odiato gli altri atleti, o sperato che si rompessero una gamba
    ma manco io

    forse solo Wiltord un sei anni fa, ma mi sono preso la rivincita

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    gli ultra' non dovrebbero avere gli stessi diritti di un essere umano comune
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Uanne
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    c'è una differenza fondamentale tra chi assiste senza coinvolgimento emotivo a un evento sportivo e il tifoso doc: il primo si gode l'incontro come se fosse al cinema o a teatro, le sue simpatie per questa o quella squadra sono mutevoli e il suo interesse è puramente estetico, non per niente il suo motto è: "Vinca il migliore, l'importante è che la partita sia bella"; il secondo parteggia per uno dei due contendenti, si identifica anima e corpo con i suoi "eroi", motivo per cui per ll tifoso l'incontro diventa la metafora di una battaglia da vincere a tutti i costi. Siamo di fronte quindi a un'opposta visione dello sport: equidistanza e faziosità, distacco e passione, rilassamento e agonismo, ecc.
    A me mi dà la carica, agli italiani gli dà la carica

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