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  1. #1

    consigli software x un novizio

    ciao a tutti!
    come da titolo sono un novizio del mondo linux in particolare ubuntu...

    quali software mi consigliate per:

    programmare in java ?
    programmare in c/c++ ?
    programmare in php ?

    e quali editor html/css/xml mi consigliate?

    ps=quale vewrsione di mysql5 devo scaricare?
    Per una battaglia sono sempre a disposizione

  2. #2
    java -> netbeans (o editor di testo + jdk da consolle)
    c/c++ -> anjuta, kdevelop (o editor di testo + gcc/g++ da consolle)
    html/css/xml/php -> bluefish, quanta (o editor di testo alternativo)

    ps: come editor generico consiglio (oltre che al fantastico gvim) jedit, scritto in java, personalizzabilissimo, scriptabile e pieno di plugins che lo rendono utile per qualsiasi linguaggio. insomma un bel coltellino svizzero
    GreyFox (Linux registered user #435102)
    greyfox.imente.org - GreyFox's shots (photo gallery)
    $ cd /pub
    $ more beer

  3. #3
    x il php/html ecc esiste un editor testuale/VISIVO stile Dreamweaver?
    Per una battaglia sono sempre a disposizione

  4. #4
    Quanta dispone di una preview e forse può collegarsi direttamente al server per eseguire pure il php in tempo reale, ma mi sembra comunque un operazione priva di senso.
    Ti consiglio di utilizzare i template (dai un occhiata a smarty) e di separare completamente il design dal codice.
    Oltre che essere più professionale (precompiled, cache, ecc.) ti permette di scrivere codice più ordinato, preciso e soprattutto (e non è da poco) riutilizzabile.

    Come editor per php ti consiglio Kate.
    Babelfish o quanta vanno benissimo invece per editare i template.
    Le preview le fai con il browser, che poi essendo il diretto interessato, è il miglior candidato a svolgere queste operazioni.

    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

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