Credo sia ora di far notare un fatto che generalmente viene passato sotto silenzio:
cercare e assumere i lavoratori
in base all'età
è una forma di discriminazione.
E' così palese che il decreto legislativo 276 del 2003, di attuazione della legge Biagi, vieta alle Agenzie per il Lavoro di tutti i tipi - ce ne sono 5 - di cercare i lavoratori in base a tale parametro.
Questo è l'articolo che ne parla, dal testo coordinato disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (http://www.lavoro.gov.it/lavoro):
"Art. 10. - Divieto di indagini sulle opinioni e trattamenti discriminatori
1. E' fatto divieto alle agenzie per il lavoro e agli altri soggetti pubblici e privati
autorizzati o accreditati di effettuare qualsivoglia indagine o comunque trattamento di dati ovvero di preselezione di lavoratori, anche con il loro consenso, in base alle convinzioni personali, alla affiliazione sindacale o politica, al credo religioso, al sesso, all'orientamento sessuale, allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza, alla età, all'handicap, alla razza, all'origine etnica, al colore, alla ascendenza, all'origine nazionale, al gruppo linguistico, allo stato di salute nonché ad eventuali controversie con i precedenti datori di lavoro, a meno che non si tratti di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento della attività lavorativa o che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attività lavorativa. E' altresì fatto divieto di trattare dati personali dei lavoratori che non siano strettamente attinenti alle loro attitudini professionali e al loro inserimento lavorativo.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 non possono in ogni caso impedire ai soggetti di cui
al medesimo comma 1 di fornire specifici servizi o azioni mirate per assistere le categorie di lavoratori svantaggiati nella ricerca di una occupazione."
e speriamo che mi richiamino davvero per quel lavoro di ieri...