dopo il successo del sondaggio sugli scrittori, passiamo alla filosofia
secondo me il filosofo più incomprensibile in assoluto è kant. per capire qualcosa del suo pensiero ho dovuto rileggere 6-7 volte il libro di scuola
Platone
Aristotele
Cartesio
Hobbes
Locke
Rousseau
Nietzsche
Kant
Hegel
Schopenhauer
Kierkegaard
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dopo il successo del sondaggio sugli scrittori, passiamo alla filosofia
secondo me il filosofo più incomprensibile in assoluto è kant. per capire qualcosa del suo pensiero ho dovuto rileggere 6-7 volte il libro di scuola
Can we pretend that airplanes, In the night sky, Are like shooting stars
Da quel che mi ricordo (son passati 10 anni) con Hegel e gli idealisti iniziai a non capirci più una beneamata ceppa. Seghe mentali potenti.
se non ricordo male dopo Cartesio c'era Kant, e lì mi arenai...
ma ad essere sincera mi toccò prendere ripetizioni perfino sui presocratici, platone e aristotele...diciamo che non è mai stata la mia materia preferita.
anzi mi fa proprio cag......
Certo che mettere Hobbes, Locke, Rossaeu...
NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE
senza dubbio wittgenstein...
manca Andropoff
Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. (Maffeo Pantaleoni)
Senza dubbio alcuno Nietzsche
Ho studiato solo i primi 5... Platone il più difficile, forse perchè è stato il primo
Nietzsche è riuscito perfino a impazzire per elevarsi all'ascesi
Tratto da wikipedia:
È datata 3 gennaio 1889 la prima crisi di follia in pubblico: mentre si trovava in piazza Carlo Alberto, vedendo il cavallo di una carrozza fustigato a sangue dal cocchiere, abbracciò l'animale e pianse; in seguito si buttò a terra urlando ed in preda a spasmi.
Dalla crisi non si riprenderà più. Ricoverato prima in una clinica psichiatrica a Basilea, viene trasferito a Naumburg per essere invano curato dalla madre, prima, e dalla sorella Elisabeth Förster Nietzsche, poi. Trasferito nella casa di Weimar, dove la sorella ha fondato il Nietzsche-Archiv, vi muore il 25 agosto 1900. La natura della sua follia resta ancora un mistero. Nei frammenti teorizzava l'autodistruzione della reputazione tramite una follia recitata come una forma di ascesi superiore.