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  1. #1

    doppio monitor - semplice switch da singolo a doppio

    Ciao a tutti!!

    ho un pc portatile ed un monitor LCD a cui collegarlo quando sono at home.
    Il portatile è equipaggiato con un chip grafico intel 855GM che uso con il driver i810 (xorg).

    Non ho problemi a configurare xorg per il funzionamento dualhead, xinerama, clone ecc. ma c'è un però...
    Non ne posso più di trovarmi ad avviare il portatile e dover cambiare ogni volta configurazione di X quando passo dalla modalità casalinga alla modalità viaggio
    E' veramente scocciante, mi urta il sistema nervoso dover passare ogni volta alla shell, rifare il link ad un altro file di conf e riavviare X.. non esiste un sistema più umano? :master:

    Siccome sono sicuro che questa mia sofferenza sia causata dall'ignoranza che mi avvolge, chiedo l'aiuto delle
    divinità che popolano questo forum



    00:02.0 VGA compatible controller: Intel Corporation 82852/855GM Integrated Graphics Device (rev 02)
    00:02.1 Display controller: Intel Corporation 82852/855GM Integrated Graphics Device (rev 02)
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

  2. #2
    butto la' ....

    Xorg so che in mancanza di file xorg.conf esegue l'autoprobe

    se riuscisse a rilevarti le due configurazioni potresti fare senza xorg.conf

  3. #3
    Ma di default xorg non abilita certe cose che mi servono
    Quindi anche ammesso che funzioni sarebbe comunque una fragatura

    E' possibile riavviare X senza chiudere una sessione?

    edit: a giudicare dai vari 'man' che ho visualizzato l'unica speranza è passare a X lo screen che si desidera utilizzare con l'argomento -screen, e di conseguenza scegliere la coppia device/display che si intende utilizzare. Se non si specifica Xorg carica il primo screen dichiarato nella configurazione. Suppongo naturalmente che se si passa -screen come argomento si vada in overrride sulle impostazioni di xorg.conf (untested)
    La cosa comunque richiede sempre il riavvio di X. Certo che se esistesse un modo per riavviare X senza perdere la sessione sarebbe possibile fare un piccolo script per richiamare lo screen preferito tra quelli dichiarati in xorg.conf.
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

  4. #4
    Qualcuno sa se è possibile riavviare X senza chiudere una sessione?
    Cioè, riavviare X senza che siano chiusi i programmi avviati, ecc., è possibile?
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

  5. #5
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    e salvare la sessione prima di chiudere X e ricaricarla con quello nuovo ? Non chiedermi come, però ....
    ... S'i' fosse Giorgio, com'i' sono e fui,
    torrei le donne giovani e leggiadre:
    le vecchie e laide lasserei altrui....
    Non mandatemi PVT, mi dimentico sempre di leggerli ... mandatemi e-mail, se è il caso

  6. #6
    Però non è esattamente la stessa cosa, o sbaglio?
    Cioè... per esempio ricorda che hai aperto un certo programma o una certa cartella ma perdi lo stato attuale del programma
    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

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