a lavorare serenamente?
Se fossi uno di loro avrei tanto di quello scoramento, rabbia e amarezza che metà basta.
Lavorano, rischiano, prendono questi parassiti, ripuliscono la città... e poi... per legge .. devono rimetterli in libertà...e naturalmente saranno già di nuovo a rubare...mah
Peccato perchè vedendo la foto... sarebbero già nella posizione adatta per essere giustiziati.....
Ora attendo la valanga di insulti da tutti i buonisti del forum... diciamo il 98% degli utenti
Lecco:
la polizia sgomina una banda di nomadi,dai 12 ai 17 anni, rumeni, specializzati in furti e borseggi in centro
Una vera e propria banda di nomadi minorenni specializzati in furti ai danni di negozi ma soprattutto in borseggi con vittime donne e anziani. A loro carico anche una tentata rapina e un tentato furto in un appartamento del centro città. Il gruppetto malavitoso, che saliva sul treno a Milano, raggiungeva il capoluogo lariano e si metteva poi all`azione, è stato sgominato dagli uomini della Polizia di Stato di Lecco che dopo le segnalazioni da parte delle vittime hanno avviato le indagini e sono riusciti a mettersi sulle tracce dei piccoli malviventi riuscendo, nella mattinata di sabato, a fermarne cinque.
Tutti i colpi hanno avuto come teatro le vie del centro cittadino. I cinque, tutti di origine rumena, hanno un`età compresa fra i 12 e i 17 anni e, a loro detta, provengono da un campo nomadi di Sesto San Giovanni. A Lecco, giungevano spesso accompagnati da adulti o donne incinta, migliore espediente per commuovere i malcapitati, e poi venivano "sguinzagliati" per le vie della città. La loro tecnica era semplice ma molto efficace: facendo leva sulla loro giovane età, si avvicinavano alle vittime, cercavano di impietosirle chiedendo pochi spiccioli per mangiare oppure creavano attorno a loro un grande stato di confusione e distraendo la persona, le sfilavano il portafoglio o la borsa o comunque quanto di prezioso aveva indosso. Se la tattica non funzionava il gruppetto tirava fuori la parte peggiore di sè non esitando ad utilizzare le maniere forti tanto che, in un`occasione, uno di loro aveva addirittura mostrato una pistola nascosta all`interno di una felpa, ad un negoziante che aveva esitato a consegnare la merce esposta in vetrina. I poliziotti, coordinati dal questore dottor Vincenzo Ricciardi, dal commissario capo Renato Pecoraro, dal nuovo capo della squadra mobile Antonio Verbicaro, dagli ispettori Pierangelo Maitan e Gianni Lammardo sono riusciti a fermarne cinque e a stabilire a loro carico almeno 12 colpi.
In carcere è finito il più grande del gruppo , un 17enne, sottoposto al fermo di Polizia Giudiziaria per aver tentato di commettere un furto in una casa; un 16enne, riconosciuto da alcune fotografie, è risultato irreperibile mentre gli altri tre più giovani sono stati rimessi in libertà per via della loro giovane età.